Gennaro Tutino, l'attaccante napoletano che ha scritto pagine indimenticabili della storia granata, torna a far parlare di sé. Non per i gol che tanto mancano all'Arechi, ma per una controversia legale che lo vede protagonista insieme alla sua nuova squadra, la Sampdoria.

Il ragazzo che fece sognare l'Arechi

Ripensare a Tutino significa inevitabilmente riavvolgere il nastro fino a quella magica stagione 2020/21. Tredici gol e sei assist che valsero la promozione in Serie A, un traguardo che sembrava un miraggio e che invece divenne realtà anche grazie ai suoi piedi. Non erano solo numeri, erano emozioni allo stato puro. Ogni sua accelerazione sulla fascia destra, ogni taglio verso l'area avversaria, ogni conclusione a giro con quel mancino educato portavano con sé la speranza di un'intera città.

Quando Tutino diceva "Salernitana una questione di cuore", non erano parole di circostanza. Si percepiva la sincerità di un ragazzo che aveva trovato la sua dimensione in granata, che aveva capito cosa significasse vestire quella maglia e portare sulle spalle le aspettative di una tifoseria che aveva aspettato troppo a lungo il ritorno nella massima serie.

La separazione che ancora brucia

Eppure, come spesso accade nel calcio moderno, i sentimenti si scontrano con le logiche di mercato. L'addio alla Salernitana non fu una scelta, ma quasi un obbligo dettato dalle dinamiche societarie e dalle necessità economiche. Tutino dovette lasciare l'Arechi per continuare la sua carriera, e la sua partenza lasciò un vuoto che ancora oggi, a distanza di anni, si fa sentire. Non solo per i gol che avrebbe potuto segnare, ma per quello spirito combattivo, per quella capacità di trascinare la squadra nei momenti difficili, per quel feeling speciale con una tifoseria che lo aveva adottato come un figlio.

Il presente complicato

Oggi Tutino si trova al centro di una tempesta giuridica che coinvolge la Sampdoria e il suo agente Mario Giuffredi. L'agenzia di rappresentanza sportiva M.A.R.A.T. Football Management ha presentato un'istanza arbitrale contro la Sampdoria per il trasferimento di Tutino, sottoponendo la controversia al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI. Una vicenda che testimonia come il calcio di oggi sia sempre più ingarbugliato tra contratti, clausole e dispute legali.

Il trasferimento dal Cosenza alla Sampdoria, avvenuto nell'estate 2024, sembrava dovesse rappresentare un nuovo inizio per l'attaccante napoletano. Invece, si è trasformato in un caso giudiziario che rischia di complicare ulteriormente una stagione già difficile per i blucerchiati. Le motivazioni precise della controversia non sono state rese note, ma si ipotizza che possa trattarsi di mancati pagamenti di commissioni o violazioni delle clausole contrattuali.

Il confronto che fa male

Vedere Tutino alle prese con problemi extra-campo fa inevitabilmente riflettere su cosa avrebbe potuto essere e non è stato. Mentre la Salernitana ha perso anche la Serie B, l'ex numero 7 granata resta un protagonista in un campionato che conosce bene, ma in una situazione di incertezza che non gli rende giustizia.

La sua stagione alla Sampdoria ha mostrato lampi del vecchio Tutino, ma anche i segni di un ambiente complicato e di una squadra che non è riuscita a esprimere il suo potenziale. Con 5 gol realizzati in questo campionato, i numeri non rendono giustizia a un giocatore che ha dimostrato di saper fare la differenza quando le condizioni sono giuste.

La nostalgia che non passa

Per i tifosi della Salernitana, seguire le vicende di Tutino è come guardare un amore finito male. C'è la consapevolezza che in campo granata avrebbe potuto continuare a scrivere pagine di storia, c'è il rimpianto per un addio che sembrava evitabile, ma c'è soprattutto la curiosità  per il suo futuro e per quello che il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI deciderà su questa vicenda.

Sezione: News / Data: Ven 11 luglio 2025 alle 13:30
Autore: Giovanni Santaniello
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