Quando si guarda l’attuale classifica, l’incubo ricorrente è quello di rivivere la stagione scorsa, quando un avvio importante fu vanificato da un disastroso girone di ritorno e da un calciomercato decisamente deludente e che portò in dote soltanto Memolla, Minala, Lopez e Calaiò: i primi due hanno giocato malissimo, il terzo anche oggi palesa difficoltà, il quarto aveva pensato già di appendere le scarpette al chiodo e non ha fornito chissà quale contributo in termini di gol. Il pensiero non può non andare al famoso comunicato di fine marzo, quando Claudio Lotito e Marco Mezzaroma per la prima volta promisero apertamente la serie A attraverso una nota diffusa sul sito ufficiale. E le premesse sembravano buone: rosa quasi completa all’inizio del ritiro, via Menichini e dentro un allenatore del calibro di Ventura, spogliatoio ripulito dalle mele marce, giovani promettenti (ma purtroppo non di proprietà in tanti casi) e una sola scommessa di nome, tutto ciò abbinato a nuove iniziative di marketing, miglioramenti delle strutture e una maggiore presenza sul territorio. Purtroppo ad oggi la Salernitana, penalizzata dagli arbitri, si trova ad un bivio: ripetere le ultime quattro stagioni o regalare un 2020 da sogno alla gente. L’unico modo per riportare l’Arechi ai fasti di un tempo. Occorreranno investimenti importanti a gennaio (bomber, difensore centrale, esterno destro, eventualmente regista), ma anche maggior responsabilità di un gruppo che, già così, potrebbe tranquillamente finire tra le prime otto.

Sezione: News / Data: Ven 06 dicembre 2019 alle 20:30
Autore: TS Redazione
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