Molti tifosi, lasciando lo stadio, hanno manifestato un certo ottimismo circa la possibilità che la Salernitana disputerà comunque il campionato di serie B nella prossima stagione. Tante, troppe le anomalie a cui abbiamo assistito in quaranta giorni di ordinaria follia calcistica che hanno messo nuovamente a rischio la credibilità di questo sport.

Ma quella del ripescaggio è ipotesi concreta o mera illusione che rischia soltanto di ritardare la programmazione e concedere alibi alla società? Allo stato attuale è bene che tutti si mentalizzino a giocare in C, in un girone infernale come quello meridionale e con la consapevolezza che chiamarsi Salernitana non basterà per garantirsi un immediato ritorno in cadetteria. Già in questo mese e mezzo abbiamo tutti distolto l'attenzione dal rettangolo verde, al punto che la squadra si è adagiata offrendo due prestazioni pessime a cospetto di un avversario singolarmente superiore, ma ampiamente alla portata.

Tornando all'aspetto legale, anzitutto bisognerà capire se la Sampdoria domani si iscriverà regolarmente al campionato. Se è vero che c'era un accordo sul piano rateale che prevedeva una promozione in A che non c'è stata, è altrettanto vero che lo scorso 6 giugno il club avrebbe ottemperato a quanto richiesto dalla Lega B pagando tutti i tesserati. E dunque l'ipotesi che i blucerchiati vadano fuori dopo aver conseguito la salvezza ieri è - per usare un eufemismo - remota

Su cosa può battere la Salernitana? La prima mossa, anzitutto, sarebbe quella di affidarsi totalmente ad un avvocato come Eduardo Chiacchio che si occupa di questioni del genere da una vita e che si è sempre distinto per successi professionali talvolta anche clamorosi. Posto che il TFN ha ribadito la legittimità delle operazioni condotte dalla Lega B con l'avallo della FIGC, la società granata potrebbe far leva sul "dolo".

Una volta materializzatasi, purtroppo, la retrocessione, il club può battere sul fatto che aver giocato 33 giorni dopo, con calciatori scarichi, vicini alla scadenza del contratto e costretti a lavorare senza conoscere date e avversari sia stato un handicap non di poco conto, tanto più perchè il 19 maggio la Salernitana avrebbe affrontato il Frosinone col morale a mille, 4 vittorie su 6 conseguite sul campo e 30mila spettatori carichi d'entusiasmo.  Qualunque altra strada rischia di essere poco credibile agli occhi degli organi giudicanti.

L'iter è chiaro: Corte Federale d'Appello per concludere il percorso sportivo e poi si andrà alla giustizia ordinaria, col TAR del Lazio e - se necessario - il Consiglio di Stato. Curiosità: anche il Brescia sta facendo battaglia e avrebbe immaginato di presentare domanda per l'iscrizione al prossimo torneo di serie C. E' vero che il 6 non sono state rispettate le scadenze, ma c'è ancora tempo per offrire garanzie aggiuntive tali da riaccendere le speranze della piazza di non perdere il professionismo.  Anche in questo caso con scarne possibilità di successo per Cellino.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 23 giugno 2025 alle 10:50
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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