La Salernitana (che giocherà le prime due gare interne a porte chiuse dopo la protesta del 22 giugno sfociata con la sconfitta per 0-3 a tavolino contro la Sampdoria), sta pensando ad una campagna abbonamenti mirata per coinvolgere i tifosi, ormai scettici e convinti che "la società debba allestire uno squadrone investendo milioni, altrimenti vadano via dopo averci portato dalla A alla C con un progetto fallimentare che ci ha tolto dignità sportiva".

Ipotizzando un afflusso di pubblico decisamente inferiore rispetto al recente passato, non è da escludere vengano aperti soltanto i settori curva Sud e tribuna come accadeva in C ai tempi di Lotito e Mezzaroma. C'è poi anche il discorso legato al famoso restyling di Arechi e Vestuti: in linea del tutto teorica c'è la possibilità che i granata giochino metà campionato a via Allende e l'altra nell'impianto provvisorio e anche questo potrebbe incidere nella strategia del club.

Il Centro di Coordinamento ha chiesto una politica atta a coinvolgere studenti, scuole calcio, associazioni che operano nel sociale, nuclei familiari e under14 "perchè con questa doppia retrocessione rischiamo di perdere definitivamente le nuove generazioni". La Questura ha ribadito la necessità di collocare i granata nel girone B "per motivi di ordine pubblico, si rischia il divieto per almeno 8 trasferte e sarebbe un danno per la nostra squadra di calcio". A breve i vertici della C scioglieranno le riserve. Infine non è finita la battaglia legale per la riammissione in B

C'è addirittura chi ipotizza che la Salernitana non faccia partire la campagna abbonamenti, frenata anche dall'incertezza sulla vicenda Arechi e, dunque, sulla possibilità di iniziare e concludere la stagione nel medesimo impianto sportivo. Va detto che sul web tantissimi tifosi si dicono pronti a disertare se la società non attrezzerà una squadra altamente competitiva. 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 10 luglio 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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