La Salernitana scopre la propria crepa più evidente proprio nel momento clou della stagione, la fase difensiva. I numeri parlano più di qualsiasi analisi tattica. Con 20 reti incassate in 16 giornate, la squadra granata mostra una vulnerabilità che stona con le ambizioni di alta classifica e che, soprattutto, rappresenta un’anomalia se confrontata con le dirette concorrenti.

Tra le prime sei della graduatoria, nessuno fa peggio. Ogni avversaria di vertice subisce meno, spesso molto meno (il Catania meno della metà), segno di una solidità che la Salernitana non riesce ancora a garantire. Il dato non è episodico né frutto di una sola gara storta: è una costante che attraversa il campionato, con blackout improvvisi, cali di concentrazione e errori individuali che finiscono per pesare come macigni.

La squadra alterna buone fasi di pressione alta e momenti in cui sembra ordinata, ma basta un dettaglio sbagliato per mandare tutto all’aria. Palle inattive difese male, marcature che saltano, letture tardive sui tagli degli attaccanti, la lista è lunga e ormai nota. Se la Salernitana vuole restare incollata al treno delle prime, la svolta passa necessariamente da qui. Ritrovare equilibrio dietro non è più un obiettivo, ma una priorità assoluta. Perché con una difesa così permeabile, ogni vittoria diventa un’impresa e ogni partita un rischio.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 02 dicembre 2025 alle 17:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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