La recente storia della Salernitana sembra incapace di fornire lezioni significative. Gli accadimenti degli ultimi due anni, sebbene ancora freschi nella memoria, non contribuiscono a chiarire il presente né, tantomeno, a disegnare un percorso per il futuro. Ancora una volta, le vicende giudiziarie dominano la scena a scapito della dimensione sportiva e di un progetto di rinascita concreto, che rimane relegato al livello di mere intenzioni.

Si tende così a concentrare energie su ricorsi e sentenze, trascurando l'importanza di una seria pianificazione in grado di rilanciare il club. In momenti di crisi è inevitabile che emergano le responsabilità della dirigenza. Diventa difficile nutrire speranze quando il piano di ricostruzione sembra nelle mani di figure come Maurizio Milan, già legato ad alcuni degli insuccessi economici del passato. Piuttosto che affidarsi ai proclami, sarebbe opportuno focalizzarsi sui fatti, analizzandoli con oggettività, anche quando la verità risulta poco gradevole.

Oggi il TAR del Lazio ha sancito che non vi è alcun collegamento tra il rinvio dei playout e le procedure relative all'iscrizione o ammissione ai campionati. Di conseguenza, non è stato possibile esaminare il ricorso presentato dalla Salernitana tramite questi canali. Questo conferma ciò che avevamo già evidenziato: la strada legale intrapresa non era quella corretta. Inoltre, avevamo previsto che i playout si sarebbero disputati contro la Sampdoria, non perché fosse la soluzione ideale ma per via delle scelte imposte dai vertici del calcio.

La continua attenzione alle battaglie legali distoglie inevitabilmente dall'obiettivo fondamentale: affrontare i playout con una preparazione adeguata. La situazione sembra ripetersi e l'ambito sportivo viene nuovamente relegato in secondo piano. A pochi giorni dal ritiro a Cascia, la Salernitana rischia di presentarsi senza una squadra pronta, malgrado le rassicurazioni di Milan su un organico già delineato. Se le sue dichiarazioni troveranno riscontro, possiamo aspettarci un'ondata di innesti nelle prossime ore. Ma finora l'unica ondata percepibile resta quella delle parole inutili da parte della società, trascinate dal fardello di una doppia retrocessione dalla Serie A alla Serie C.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 10 luglio 2025 alle 17:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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