Siamo ufficialmente entrati nella settimana di preparazione in vista di Lecce-Salernitana, gara in programma venerdì 2 aprile. Il break per le nazionali sta volgendo al termine e la Serie B si appresta a vivere il suo “momento di svolta”: altri otto turni da disputare, tanti scontri diretti ancora da giocare. I granata cercheranno un primo sprint al Via del Mare, per agganciare di nuovo il secondo gradino del podio. Quanto peserà questo match? Su questo ed altro abbiamo interrogato Enrico Vitolo, giornalista de Il Mattino.

Partiamo dal prossimo impegno, Lecce Salernitana: due squadre che, oggi, lottano per lo stesso obiettivo. Cosa si deciderà con questo match?

“A mio modo di vedere non si deciderà nulla, ci sono ancora tanti scontri diretti da giocare. Se una delle due dovesse vincere, darebbe di certo un grande segnale. Il risultato non è scontato per nessuna delle due, il Lecce è in grandissima forma e la Salernitana ha dimostrato – fatta eccezione per quel breve periodo negativo di tre KO di fila – di non avere paura delle grandi”.

Castori ha sempre detto di non avere gerarchie e che vede il campo chi sta meglio, indipendentemente dal nome. Ma togliere spazio a Tutino, seppur parzialmente, è stata una mossa giusta?

“Penso che Castori, oggi, abbia quattro punti fermi: Belec, Gyomber, Di Tacchio e Coulibaly. A questi elementi non rinuncia mai, fino a metà campionato in questo gruppo rientravano anche Tutino e Djuric. Le rotazioni fin qui sono state fondamentali, Castori le sta usando per arrivare al rush finale con i migliori in campo. Non credo che, riducendo queste rotazioni lì davanti, sarebbe cambiato molto nell’economia dei risultati maturati dalla Salernitana in questo periodo. La Salernitana resta una delle peggiori a livello realizzativo tra le prime della classe, il ragionamento di Castori è stato secondo me accurato”.

Questa sosta può avere più ripercussioni positive o negative?

“Può avere un doppio effetto. Negativo perché spezza un periodo molto positivo, nel quale hai avuto una solidità negativa che alla ripresa potrebbe venire a mancare. Al contrario, questo break potrebbe essere stato utile per mettere altra benzina nel motore in vista dell’ultima parte di stagione. Su questo però sono molto tranquillo, le squadre di Castori hanno sempre dimostrato di non soffrire particolari carenze fisiche”.

Portiamoci avanti col pensiero, facendo tutti gli scongiuri del caso: in caso di Serie A, quali modifiche andrebbero apportate a questo organico?

“Credo che questa squadra stia già facendo un ‘piccolo miracolo’, nel senso che non partiva col favore dei pronostici viste le squadre – che oggi la rincorrono – con un organico superiore a quello dei granata. Detto ciò, va fatto un grande complimento alla squadra. Qualora dovesse davvero arrivare la promozione in A, andrebbero aggiunti molti elementi, pur essendo questa una formazione costruita ad immagine e somiglianza di Castori. Fatta eccezione per il Monza, che partirebbe già da una buona base, penso che tutte le squadre oggi in corsa per la A andrebbero modificate. Ci sono elementi in granata già pronti per la A ed altri che potrebbero essere funzionali, ma per conquistare la salvezza si dovrebbe in ogni caso fare un grande sforzo sul mercato”.

A proposito di Monza: si può già parlare di fallimento, viste le premesse e i risultati maturati fin qui?

“Se non dovesse arrivare la Serie A si potrebbe parlare di fallimento. La società si era data 1-2 anni per arrivare in A, ma vista la campagna acquisti di questa stagione… Si fa però molta fatica a fare questo tipo di ragionamento oggi, dato che bastano ancora un paio di vittorie di fila per agganciare l’Empoli. Il discorso andrebbe approfondito tra qualche settimana, in base agli ultimi risultati. Il Monza resta comunque l’unica squadra, vista la forza della società, in grado di poter fare un campionato di massima serie tranquillo”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Lun 29 marzo 2021 alle 20:30
Autore: Ferdinando Gagliotti / Twitter: @Ferdinandogagl3
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