Lo strappo stavolta sembra definitivo: come raccontato da Liverani, Boulaye Dia si è rifiutato di subentrare nel finale della partita pareggiata dalla Salernitana sul campo dell’Udinese. L’ennesima intemperanza dell’uomo che l’anno scorso ha stupito tutti, riuscendo a classificarsi terzo miglior marcatore del campionato, segna la spaccatura che non può ricomporsi: sono troppi i segnali negativi mandati dal giocatore più pagato della rosa (percepisce 1,8 milioni di euro netti)

La prima frattura risale a settembre, alla fine del mercato estivo e con il campionato già iniziato. Il Wolverhampton, rivelò l’allora direttore sportivo granata De Sanctis, si fece avanti con una proposta considerata troppo esigua dalla Salernitana che la rispedì al mittente. Il giocatore però aveva nel frattempo rotto con l’ambiente e il punto di deflagrazione si è registrato con la mancata convocazione del 3 settembre per la trasferta di Lecce. Il suo rientro in squadra, poi, a fine mese per la sfida sul campo dell’Empoli.

Quindi nel mezzo un infortunio muscolare, che gli è costato anche la partecipazione alla Coppa d’Africa con il Senegal da cui era stato inizialmente convocato, prima del riacutizzarsi dei problemi tra Dia e la società per cui è tesserato. Lui e Coulibaly a San Siro, sostituiti durante il 4-0 patito dall’Inter, non hanno salutato Liverani. Il culmine, poi, con il mancato subentro di Udine. Adesso la situazione non è ricomponibile: nei piani della Salernitana sarà messo fuori rosa fino a giugno, il club sta cercando anche di chiedere il risarcimento dei danni e il sollevamento dal pagamento di una parte dello stipendio. Tutto per colpa di un addio che nella sua testa doveva esserci, ma non era concertato da tutte le parti in causa. Quanti danni può fare il mercato, a Salerno lo sanno bene.

Sezione: News / Data: Lun 04 marzo 2024 alle 09:00 / Fonte: TMW
Autore: Lorenzo Portanova
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