Il clima a Salerno è incandescente dopo l’ufficializzazione delle date dei play-out di Serie B (15 e 20 giugno) da parte del presidente della Lega Mauro Bedin, senza però specificare le squadre coinvolte. In città cresce l’insofferenza: ultras, amministrazione comunale, politici locali e perfino il governatore Vincenzo De Luca contestano l’iter e l’esito che ha portato allo spareggio tra Salernitana e Sampdoria, ritenuto “una farsa” rispetto a quanto previsto da classifica e calendario fino al 18 maggio, quando lo stop legato al caso Brescia ha congelato tutto.

Gli ultras: “La vostra farsa, la nostra rivolta”

Le frange organizzate del tifo granata sono già in mobilitazione, ma in aperta contrapposizione con la linea prudente del club, che si dice pronto ad affrontare regolarmente la Samp, sottolineando l’importanza del ritorno all’Arechi e la possibilità di salvarsi con due risultati su tre. Gli ultras, invece, promettono proteste fuori dallo stadio in occasione della gara di ritorno per “verificare che tutto avvenga secondo regole” e denunciare presunti favoritismi.

Politica e istituzioni locali si schierano

Il sindaco Vincenzo Napoli ha incontrato ieri al Comune diversi esponenti politici, tutti uniti in un fronte comune: sostenere la società in un eventuale ricorso al TAR e chiedere che si disputi solo Salernitana-Frosinone, la gara prevista inizialmente. La proposta è di una Serie B a 22 squadre come forma di tutela e rispetto per i diritti di chi è stato danneggiato dall’incertezza giuridica e dalle scelte della Lega.

Anche il governatore campano Vincenzo De Luca ha espresso tutta la sua rabbia in una lettera indirizzata a Lega e FIGC:

“Dovrete assumervi la responsabilità in caso di problemi di ordine pubblico. A Salerno sarà un inferno.”

Nodo legale e rischio stop dal TAR

Secondo numerosi esperti legali vicini alla Salernitana, il caos sarebbe stato evitabile “facendo giocare subito Salernitana-Frosinone e ripescando la perdente nel caso di condanna definitiva del Brescia”. In particolare, si contesta:

la mancanza di un deferimento ufficiale;

la scelta di congelare i play-out senza una sentenza;

i tempi giudiziari incompatibili con le scadenze della stagione.

A sostegno della Salernitana, i legali ricordano un precedente del TAR nel 2019, che potrebbe essere invocato per chiedere il blocco immediato degli spareggi.

In sintesi:

Il caos regolamentare sta degenerando in proteste popolari e tensione sociale.

La società granata sembra orientata alla linea morbida, ma il territorio si oppone.

Il TAR potrebbe rappresentare l’ultima carta da giocare per impedire un play-out ritenuto “ingiusto”.

Sezione: News / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 14:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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