Brescia a un passo dal baratro, ecco il chiarimento su quanto accadrà il 10 giugno. Salernitana al TAR

Brescia sempre più vicino al fallimento. Questa mattina alcuni dipendenti hanno rassegnato le proprie dimissioni, altri ancora hanno lasciato la sede in lacrime quando hanno preso atto che il presidente Massimo Cellino non avrebbe speso i 4,5 milioni di euro necessari per completare la documentazione necessaria per iscriversi al prossimo campionato, a prescindere dalla categoria. A questo punto gli scenari per le Rondinelle sono inquietanti: salvo clamorosi colpi di scena entro le prossime tre ore, lo storico club lombardo è destinato a ripartire dall'Eccellenza.

Cosa cambia sul piano della battaglia legale che coinvolge in maniera molto diretta la Salernitana? Da Brescia fanno sapere che sono due discorsi che viaggiano su binari differenti. Gli avvocati saranno ascoltati il prossimo 10 giugno in merito alla vicenda dei mancati pagamenti frutto - pare - di un truffa subita e di una notifica tardiva delle inadempienze e sarebbero pronti a rivolgersi comunque al TAR per il blocco dei playout pur consapevoli che non ci sarà un futuro tra i professionisti per il Brescia. Una situazione totalmente paradossale, che spiazza gli stessi legali granata che vedevano nella squadra biancazzurra una possibile alleata.

Sarà poi, in un secondo momento, la CoviSoc a prendere atto del mancato pagamento delle spettanze estromettendo il Brescia dal campionato. Questo avverrà presumibilmente a inizio luglio. E' sempre più evidente, dunque, che giocare Salernitana-Frosinone avrebbe garantito il mantenimento della categoria anche in caso di sconfitta, esattamente come accadde al Venezia nei playout del 2019 proprio contro i granata all'epoca allenati da Menichini.

Il fatto che la Lega abbia violato quanto previsto dallo Statuto (comma 2 dell'articolo 27) dovrebbe spingere la Salernitana a rivolgersi al TAR per chiedere l'annullamento del dispositivo emesso da Bedin alle 15 del 18 maggio. In quel caso Salernitana-Frosinone sarebbe una gara pro forma. Ma la Sampdoria sarebbe condannata alla C e, dunque, non escludiamo ulteriori colpi di scena.