"Ci sono calciatori che in allenamento fanno grandi cose, poi li vedi in partita e vanno in difficoltà. Il salto di maturità ci sarà quando riusciranno ad esprimersi al massimo sia quando giocano con le "riserve", sia quando gli dò la pettorina". Così si è espresso giovedì scorso in conferenza stampa il tecnico della Salernitana Gian Piero Ventura nell'ambito di un discorso ben più ampio extra intervista e che quindi non riportiamo integralmente per rispetto e correttezza. Era palese ai più che il riferimento principale fosse a Niccolò Giannetti, attaccante che si allena sempre al massimo quando la condizione fisica lo permette, che in rifinitura risulta spesso tra i più positivi, ma che puntualmente si perde nei 90 minuti. Ieri ha avuto l'ennesima chance per incidere, per fare la differenza, per ripagare la fiducia della dirigenza e dimostrare di essere un calciatore da Salernitana. L'esame non è stato superato, anzi stavolta la bocciatura potrebbe essere definitiva. Due gol in un anno, errori clamorosi sotto porta, un nascondersi dietro all'avversario inspiegabile per chi ha anche vinto campionati in rose prestigiose. Involuzione netta, continua, solo in parte giustificabile con gli infortuni che purtroppo lo hanno tormentato. Quasi certamente dopodomani tornerà in panchina, a cospetto di un Cittadella che non evoca bei ricordi. Contro i granata del Nord ha segnato l'ultima rete, di testa, ma nella stessa partita si divorò a tempo scaduto un'occasione colossale che poteva cambiare classifica e andamento della stagione. Facile prevedere che andrà via a fine campionato, ma con questa media voto non sarà semplice trovare acquirenti che investano la cifra sborsata in estate dalla Salernitana. 

Sezione: News / Data: Sab 11 luglio 2020 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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