Non è la prima manifestazione di dissenso contro Lotito. Diverse le firme, uguali i concetti diffusi anche in precedenza tra Formello, Coverciano e allo stesso stadio Arechi, sempre attraverso striscioni. Poco dopo l'accaduto, la Salernitana ha allertato le forze dell'ordine. Sul posto sono arrivati carabinieri e agenti della Digos, che hanno sequestrato lo striscione e alcuni dei palloni lanciati, iniziando ad acquisire testimonianze e immagini per identificare i responsabili. Sono stati invitati in Questura alcuni dirigenti di entrambe le squadre per ricostruire meglio l'accaduto. Per la Salernitana c'erano Alberto Bianchi e Salvatore Avallone. Il ds Fabiani era a Roma. Al termine delle indagini, potrebbero essere presi alcuni provvedimenti. I calciatori granata hanno lasciato l'Arechi alla spicciolata dopo il test match. Qualche sorriso forzato, c'è poi chi ha portato via uno dei palloni lanciati dai tifosi. Lo ha fatto anche Caetano Calil, ex attaccante granata che era ospite sugli spalti. "Ma li ho presi per i miei figli, non li ho di certo buttati io", ha provato a sdrammatizzare. Poi, tornando serio: "Dispiace assistere a una contestazione, la Salernitana è qualcosa di grande per me e questa tensione non fa bene a nessuno. Si perde tutti. Sapevo dell'amichevole e mi hanno fatto entrare: è stato bello rivedere lo stadio abbellito con i sediolini nuovi, spero che le frizioni possano essere risolte presto". Zero voglia di parlare per i granata di oggi, per non dire obbligo di silenzio. Idem Castori, «scortato» dal suo staff e dall'addetto stampa fino all'automobile. Nessuna reazione ufficiale anche da parte del club, che per ora non avrebbe sporto denuncia. Di certo, l'episodio fa rumore e acuisce ancor di più il sentimento di rabbia sempre più generalizzato degli appassionati granata. La proprietà resta silente sul caso. 

Sezione: News / Data: Dom 13 settembre 2020 alle 21:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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