Il suo cuore è diviso a metà e, non a caso, spera che sia Benevento, sia Salernitana possano andare in serie B e prevalere sul Catania. Con la maglia granata ha ottenuto una salvezza ai playout contribuendo poi per un girone alla cavalcata che riportò la Bersagliera in A sotto la guida di Fabrizio Castori. Walter Lopez ha dichiarato quanto segue alla redazione del quotidiano La Città:

38 punti, 11 vittorie, miglior rendimento esterno, peggior difesa tra le big: che idea ha di questa Salernitana così altalenante?

“Chiudere il girone d’andata a tre punti dalla vetta è un buon risultato, credo che l’obiettivo fosse quello di arrivare a gennaio con un distacco minimo dalla prima posizione. Fino alla fine sarà una bella lotta con Catania e Benevento, con i giallorossi che hanno sfatato il tabù trasferta e che ora sono ancora più temibili. E’ un girone difficile, le big hanno perso punti in gare che sembravano alla portata e il divario in classifica è colmabile. Sono tre realtà che daranno battaglia, hanno le stesse possibilità di tornare in B senza passare dagli spareggi”.

I campionati si vincono negli scontri diretti o con le “piccole”?

“Gli scontri diretti sono fondamentali, credo che Benevento-Salernitana abbia spostato gli equilibri. I granata erano partiti bene, con due traverse e tante occasioni. Poi i giallorossi sono passati in vantaggio e si sono sciolti, è inammissibile che chi vuol tornare in B prenda cinque gol in un derby. Naturalmente occhio anche alle cosiddette piccole, la Salernitana deve fare attenzione contro chiunque”.

C’è chi dice che sia l’ultima chance per la proprietà di riappacificarsi con la piazza…

“Ora Iervolino deve investire sul mercato. La rosa non è male, ma occorrono innesti per il salto di qualità quantomeno per chiudere nelle prime due posizioni. Può essere davvero l’ultima chance per ricucire lo strappo”.

In cosa ha sbagliato il patron?

“Economicamente si poteva fare di più nel mercato estivo, Faggiano ha operato come tutti sapete. Tuttavia il campo ha detto che, nonostante qualche limite, la Salernitana è a soli 3 punti dalla vetta e non ci si deve tirare indietro. Bisogna rinforzare la rosa. Se Iervolino farà uno sforzo sono convinto che la piazza lo apprezzerà e l’Arechi tornerà a essere pieno. E sappiamo tutti che lo stadio di Salerno sa dare una spinta maggiore nei momenti decisivi”.

12mila tifosi in casa, 1800 in media in trasferta. Aiuto o pressione in più?

“Naturalmente dipende molto dal carattere dei giocatori. Io ho sentito i fischi durante i playout e ci siamo salvati, percepivo scetticismo nell’anno di Castori e la Salernitana andò in A. Per me l’ambiente è uno stimolo e credo che ogni squadra abbia bisogno dell’aiuto dei tifosi. L’Arechi pieno potrebbe essere l’arma in più, soprattutto per quegli avversari che non sono abituati a una platea del genere”.

Dove interverrebbe a gennaio?

“Servono assolutamente due difensori centrali, prendere tutti questi gol ha tolto quei punti che mancano per essere in vetta. A centrocampo stesso discorso: servono due innesti di gamba e corsa. In avanti sulla carta i nomi ci sono, ma ci si aspettava molto di più da Inglese”.

Che ricordi ha di Salerno?

“Città bellissima, in cui è stupendo vivere. Il tifo è sudamericano, ti fanno sentire un calciatore vero. Lo stadio gremito mi ha emozionato, la curva non smette mai di spingere. Speriamo che molto velocemente la Salernitana torni quantomeno in serie B”.

Per chi tiferà tra Benevento e Salernitana nella lotta  promozione?

“Mi auguro che salgano entrambe. A Benevento ho vissuto un anno e mezzo bellissimo, vincendo tutto quello che si poteva vincere. Potevo tornare da dirigente, ho stima per il presidente Vigorito. Hanno aggiunto allo staff gente come Melara che tiene moltissimo ai colori giallorossi e questo acuisce il senso d’appartenenza. Il Catania è fortissimo, ma io sono per la Campania: a oggi il Benevento sale direttamente e la Salernitana si giocherà i playoff alla grande”.

Sezione: News / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 18:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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