In un'epoca in cui trovare delle bandiere nel mondo del calcio è praticamente quasi impossibile (Chiellini, Donnarumma e Gomez in Serie A, Iori del Cittadella in B sono alcuni dei pochissimi casi isolati), diventa di fatto difficile sorprendersi delle continue rivoluzioni che vengono effettuate stagione dopo stagione all'interno di un organico. Sia per scelta dei club, che dei giocatori stessi. Specie in cadetteria dove ormai regnano da diversi anni gli acquisti con la formula del prestito secco, specie in casa Salernitana dove dal 2015 in poi le porte dello spogliatoio sono state sempre girevoli. E così ecco che anche la vera salernitanità diventa difficile da far comprendere a chi anno dopo anno si ritrova semplicemente a fare una toccata e fuga.

I NOMI In sei stagioni, con l'ultima che prenderà ufficialmente il via sabato pomeriggio, la maglia granata in poche circostanze è stata consegnata per più di un paio di campionati agli stessi interpreti. Le scarne eccezioni dei giorni nostri rappresentano la conferma eloquente di un trend che a conti fatti può naturalmente avere allo stesso tempo sia risvolti positivi che negativi. Tutto è ovviamente condizionato dal momento che si vive. Ma tant'è, nel 2020-21 saranno appena quattro i superstiti dell'ennesima rivoluzione. Calciomercato permettendo, sia chiaro. Perché ad oggi gli unici a disposizione di mister Castori con un curriculum maggiormente ricco di stagioni vissute con la Salernitana sono soltanto Milan Djuric, Francesco Di Tacchio, Alessandro Micai e Marco Migliorini. Un quartetto che ha iniziato insieme l'avventura in terra campana nel 2018-19 con Colantuono in panchina, ma che stando ai rumors attuali potrebbe non proseguirla nel prossimo campionato. Se per l'ariete bosniaco e per il vecchio nonché possibile nuovo capitano la permanenza è già una certezza da tempo, per il portiere mantovano e per il difensore scuola Chievo Verona il futuro è invece ancora avvolto da svariati punti interrogativi. Uno più grande dell'altro. Ma intanto a loro, chi più e chi meno, Castori sta provando ad aggrapparsi per far veicolare determinati messaggi all'interno del gruppo granata che come detto nel corso degli anni ha fatto sempre fatica a trovare dei veri e propri punti di riferimento. Dal tanto atteso ritorno in B, infatti, in pochi hanno vissuto più momenti del (complicato) percorso granata.

IL PASSATO In attesa di capire in quanti dell'attuale quartetto avranno ancora la possibilità di poter continuare a giocare per la Salernitana anche nei prossimi mesi, il record di stagioni vissuti in granata negli ultimi tempi è un po' a sorpresa di Moses Odjer. Il ghanese, infatti, è stato l'unico a disputarne quattro e mezzo prima di salutare tutti a gennaio scorso e iniziare ufficialmente una nuova vita lontano da Salerno. Dietro il centrocampista attualmente al Palermo, che ha toccato quota 101 gare disputate in campionato, c'è Alessandro Bernardini che tra alti (all'inizio) e bassi (alla fine) ha comunque vissuto il mondo Salernitana per quattro stagioni consecutive. A tre, invece, si sono fermati Akpa Akpro e Alessandro Tuia, ma ampliando gli orizzonti e ragionando quindi sull'intera epoca Lotito/Mezzaroma il difensore scuola Lazio è stato l'unico in grado di non lasciare mai il suo posto per ben sette stagioni. Un'eternità in pratica. Numeri unici e che oggi sembrano impensabili per chi ha preso il suo posto all'interno di uno spogliatoio che nelle prossime due settimane continuerà ad accogliere nuovi arrivi e salutare nuovi partenti. In pratica nulla di più e nulla di meno rispetto a tutto ciò che accade ormai da anni alla Salernitana e nel mondo del calcio. Del resto le bandiere non esistono più. Purtroppo.

Sezione: News / Data: Mar 22 settembre 2020 alle 22:30
Autore: TS Redazione
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