La vittoria contro la Juve Stabia ha riconsegnato a Ventura una squadra esuberante, compatta ma che potrebbe essere ancora convalescente. Serve fare, adesso, un passo avanti nel percorso dell'autostima: solo il colpaccio in trasferta potrà certificare la guarigione della Salernitana. Ecco la nuova sfida: urge ritrovare la dolce abitudine, ormai coperta da ruggine e ragnatele. La vittoria manca fuori casa dalla lontanissima partita di Pescara. Il 19 gennaio, quasi sette mesi fa, il tecnico granata sorprese tutti con un assetto rivoluzionario, esaltando velocità e duttilità di Cicerelli (ma c'era anche Lombardi), le doti tecniche di Dziczek, che fu proposto da diamante grezzo. La Salernitana mostrò forza fisica, muscoli, centimetri, certezze: vinse grazie ai due gol di Djuric schierato con Gondo, che sarà anche il suo partner ad Ascoli. Dopo il blitz in Abruzzo, la Salernitana in trasferta ha raccolto brodini e negli ultimi 360' minuti da ospite solo sconfitte. Il secondo dato negativo, che evidenzia una ulteriore criticità, è il digiuno degli attaccanti. A Verona contro il Chievo, a Frosinone, Perugia e a Chiavari contro l'Entella, la Salernitana non solo ha perso ma ha smesso anche di fare gol. L'ultima rete esterna l'ha messa a segno Djuric. È accaduto il 2 febbraio nel derby di Benevento.

LA SFIDA Ascoli, però, è una trasferta che giunge propizia per invertire la rotta ed ingolosire gli attaccanti. In passato, è spesso diventata terra di risveglio per i protagonisti della prima linea della Salernitana. Allo stadio Del Duca, il 16 febbraio 2019, andò in gol Jallow (due volte), nell'ultimo hurrà in ordine cronologico. Finì 2-4. L'attaccante gambiano, però, è stato squalificato per intemperanze, è stato bacchettato, è sempre più lontano dai radar granata. La Salernitana ha tempo fino a oggi per preannunciare reclamo impugnando il dispositivo del giudice sportivo ma potrebbe desistere. Vendemmia di gol e un attaccante protagonista anche il 3 marzo 2018: 1-3 il risultato finale e vetrina per Bocalon (doppietta) più assist di Kiyine. Ascoli fu terra di doppietta anche il 16 maggio 2009, gestione Lombardi: i gol di Ganci furono trampolino per la salvezza. Con Menichini in panchina, in una gara di sospiri, Bagadur afferrò in extremis il jolly che regalò il 2-2 finale, il 30 aprile 2016, alla squadra poi destinata alla disputa del playout. Stavolta il pareggio non basterebbe: sarebbe indigesto all'Ascoli, invischiata nella lotta per non retrocedere, e alla Salernitana, che adesso ha bisogno di un blitz per accelerare. Fuori casa si misura la personalità di una squadra. Rinfrancata dalla vittoria nel derby ma ridotta all'osso dalle squalifiche, la Salernitana ha ripreso ieri pomeriggio la preparazione al centro sportivo Mary Rosy. Comincia un'altra settimana di equilibri precari e di dosaggio delle risorse fisiche.

LE SCELTE Non è complicato scegliere undici titolari, piuttosto è impresa titanica decidere quando e come intervenire con i cinque cambi a disposizione. A centrocampo, ad esempio, c'è disponibile Leonardo Capezzi. È stato ingaggiato dalla Sampdoria in prestito con diritto di riscatto, ha l'opportunità di diventare un jolly in piena emergenza ma non gioca da tre partite. Contro il Pisa dopo il lockdown è stato utilizzato per uno spezzone (12') e l'unica gara da titolare (79') l'ha affrontata contro il Livorno. Tutto ruota intorno a Cicerelli, che ieri ha cominciato a forzare e a testarsi, dopo le prime settimane in naftalina. Se fosse consigliabile temporeggiare e dunque diventasse necessario utilizzare ancora Akpa Akpro a destra, l'impiego dal 1' di Capezzi sarebbe inevitabile. Akpa è un altro stakanovista: 1941 minuti giocati, nel post Covid è stato sfilato solo nella sfida alla Cremonese. Tre di fila da titolare per Di Tacchio, 2341 minuti per Kiyine che ha saltato solo la sfida alla Cremonese, quattro su quattro per Jaroszynski. Pure il difensore polacco è un punto fermo, ma alla vigilia di un nuovo tour de force ogni scricchiolio (contusione alla schiena, ieri fiosioterapia) è una spia di malessere. Arriverà anche l'ora di Cerci ma Ventura è stato chiaro: «Potrà tornarci utile per scampoli. Non possiamo chiedergli di giocare 90'». In difesa attende il turno Billong, ma Migliorini è in vantaggio. Lopez è un giocatore di impeto agonistico e a 35 anni va gestito. Ora è in ballottaggio con Curcio. L'uruguagio, 1245' giocati in totale, ha riposato nel derby (4') e contro l'Entella (13'). L'italo-brasiliano, invece, ha giocato contro la Juve Stabia e a Chiavari ma aveva fatto spazio al compagno nella sfida alla Cremonese. Oggi è in programma un nuovo giro di tamponi. Ventura vorrebbe sostenere un allenamento allo stadio Arechi, probabilmente mercoledì. Giovedì, dopo pranzo, partenza in autobus per Ascoli.

Sezione: News / Data: Lun 06 luglio 2020 alle 20:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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