Il primo a parlare in sala stampa dopo la vittoria con il Foggia è stato il match winner Galo Capomaggio: “Sono molto felice per aver segnato questi due gol, ma soprattutto per aver vinto questa partita. Ora stacchiamo un po’ la spina con la certezza che ripartiremo più forti di prima. Abbiamo una curva fantastica, ci hanno spinto dalla prima partita e realizzare due reti sotto la Sud mette i brividi. Oggi eravamo contati con gli uomini e il mister ha deciso di cambiare modulo ripartendo dal secondo tempo di Picerno, i risultati sono dalla nostra parte e abbiamo conquistato l’undicesima vittoria. Ci sono delle cose sulle quali dobbiamo migliorare, è evidente, però prendiamoci questi tre punti e prepariamoci al girone di ritorno. Non c’era nulla di polemico nella mia esultanza, ho mimato il gesto che spesso faceva Riquelme. La sofferenza finale? Forse è il nostro destino, ma quel che conta è vincere e ci siamo riusciti ancora una volta”.

Tocca poi a mister Raffaele: “L’analisi è molto facile. Non siamo riusciti a chiudere la partita e il gioco del calcio riserva spesso la beffa in extremis. Poteva finire col pallottoliere a nostro favore, invece nell’ultimo minuto è accaduto l’imponderabile con quel flipper nella nostra area di rigore che poteva consentire al Foggia di pareggiare. Non voglio caricare di responsabilità la squadra, ma abbiamo giocato bene muovendoci con raziocinio ma se sprechi tanto rischi davvero di non portare a casa punti. Noi abbiamo sviluppato tanto sotto il profilo del gioco, abbiamo sbagliato 4-5 gol semplici e il pathos non ci ha consentito di essere lucidi nelle scelte finali. La Salernitana ha fatto un grande girone d’andata dal punto di vista del punteggio, ho rammarico per qualche pareggio ma io vedo una crescita evidente sotto tutti gli aspetti. Qualche criticità si è ripetuta e abbiamo subito qualche gol di troppo, ma oltre alla fase difensiva credo ci dobbiamo soffermare tutti anche sulle occasioni che sprechiamo.

A me è stato chiesto di essere competitivi per giocarci il campionato, il Catania un anno fa non ha mai lottato per il primo posto e avevano lo stesso allenatore. Il Benevento ci prova da qualche anno. Da parte mia posso solo fare i complimenti a tutti i giocatori, sin da Cascia ho apprezzato lo spirito del gruppo e le rimonte non sono assolutamente casuali. Anche quando non si è vinto per tre gare di fila non ci siamo demoralizzati, io ricordo gare in cui meritavamo molto di più e dopo Benevento non era semplice rialzarci con questa bravura. Abbiamo gettato una base non scontata per poterci giocare le nostre carte fino alla fine della stagione”. 

Il trainer granata prosegue: “Ci sono squadre anche in A che iniziano con un modulo e poi modificano in corso d’opera. Il calcio è cambiato, anche chi vince ha bisogno di lavorare su tutti i sistemi di gioco. Siamo in C e certe cose sono più complicate, ma i giocatori devono avere la capacità di interpretare le gare in diversi modi. Lo schema conta poco, sono i concetti che fanno la differenza. A noi interessa duellare, portare tanti calciatori in avanti. Noi abbiamo cercato di fare il massimo per dominare contro tutti, a volte anche gli infortuni e la mancanza di ricambi ci hanno condizionato. Ho dovuto fare delle scelte,  a Benevento con il 4-2-3-1 abbiamo fatto un primo tempo ottimo e lo abbiamo chiuso sotto di due gol. Io ho cercato di sfruttare le punte, gli esterni, la difesa a tre, rendendomi conto che ci sono giocatori che crescono in corso d’opera e io devo gettarli nella mischia. Leggo poco, ma non sono d’accordo con chi parla di confusione

Sezione: News / Data: Dom 21 dicembre 2025 alle 17:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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