Abbiamo analizzato in precedenza la situazione che riguarda portieri e difensori, evidenziando lacune tecniche e numeriche che non sono state ancora colmate dalla società e dalla dirigenza pur con due mesi di tempo a disposizione per operare e una retrocessione avvenuta purtroppo a febbraio che avrebbe consentito di muoversi da subito per anticipare la concorrenza e proporre un progetto ambizioso.

A centrocampo e in attacco la Salernitana, purtroppo, non è messa molto meglio. Con Mamadou Coulibaly praticamente ai margini e pronto a partire in direzione Catanzaro, Maggiore che ambisce al ritorno in A pur essendo reduce da due stagioni assolutamente negative e Legowski che non ha mai convinto, c'è il solo Amatucci che dovrebbe cantare e portare la croce. Bravino, per carità, ma certo ancora giovane e non pronto per fare la differenza.

In questo reparto bisognerà lavorare molto, magari andando oltre la scommessa, il giocatore di C o il giovane di belle speranze che guadagna poco. In attacco c'è senza dubbio delusione. Sono andati via Mikael, Ikwuemesi, Dia e Bonazzoli e non è arrivato nessuno. Nemmeno un rincalzo o un giocatore normale di categoria. In pratica ci sarà l'esordio con Simy titolare o Valencia falso nueve: in 60 giorni di lavoro non è certo un grande risultato.

Meglio sulle corsie esterne, laddove Verde aggiunge qualità e siamo tutti curiosi di vedere all'opera Braaf. Su Kallon cauti con i giudizi positivi dopo il buon impatto in coppa: a Bari ha fatto malissimo, idem a Verona e nessuno lo rimpiange a Genova. Anche in questo caso prendere un trequartista potrebbe essere una scelta azzeccata, anche perchè Tongya e Dalmonte non sono certo quei fulmini di guerra che cambieranno la storia della stagione.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 16 agosto 2024 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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