A cosa aggrapparsi per non rassegnarsi prima del tempo alla doppia retrocessione di fila? Anzitutto ai tifosi. Ieri erano in 1300, in un giorno festivo e per una squadra in zona retrocessione praticamente da due anni. Un sostegno incessante e assordante, quella forza in più che ha permesso alla Salernitana di reagire e sfiorare il pareggio non a caso quando attaccava sotto la propria curva. E se la stessa squadra che perde sempre in trasferta è invece ottava nella speciale classifica relativa ai match casalinghi, vuol dire che la differenza la fa proprio il pubblico di fede granata.

Ad oggi, tra abbonati e paganti, oltre 13mila persone hanno assicurato la propria presenza sugli spalti per Salernitana-Mantova. Curva Sud sold out, scolaresche e scuole calcio che saranno accolte gratuitamente nei distinti, striscioni di sostegno in provincia e la scelta degli ultras di rimandare al 14 maggio ogni forma di contestazione mettendo prima di ogni cosa la salvezza della Bersagliera.

E poi ci sono quei pochi giocatori di qualità che proveranno a trascinare l'ippocampo verso la terza vittoria casalinga di fila: Christensen in porta dà sicurezza, Ferrari è la colonna della retroguardia, Corazza è un valore aggiunto a sinistra e Amatucci è l'uomo dai mille polmoni che spadroneggia a centrocampo.

Contro i virgiliani, che sarebbero praticamente salvi con un risultato positivo a Salerno, rientreranno in formazione anche Zuccon, Verde e Soriano, con gente come Gentile che scalpita e che meriterebbe una chance dal primo minuto. Perchè, per il miracolo salvezza, occorre dare spazio anche a giovani talenti di prospettiva e non solo a chi sta fallendo opportunità a iosa sin da inizio stagione.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 02 maggio 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print