Mentre la Salernitana rischia di affondare nell'abisso della Serie C, è impossibile non ripensare alle tante scelte scellerate che l’hanno pesantemente danneggiata. Tra queste, una in particolare emerge con dolorosa chiarezza: il mancato riscatto di Luca Ranieri nell'estate del 2022, decisione presa dall'allora direttore sportivo Morgan De Sanctis che oggi appare come uno dei più clamorosi errori di valutazione nella storia recente del calcio italiano.

Una salvezza e un addio

Nella stagione 2021-2022, il giovane difensore toscano si era distinto come uno dei protagonisti della miracolosa salvezza granata, collezionando 27 presenze e segnando anche una rete. Prestazioni convincenti che avrebbero meritato la conferma, ma che sorprendentemente non bastarono a convincere la dirigenza salernitana.

In una conferenza stampa del 6 agosto 2022, Morgan De Sanctis motivò così la decisione di non esercitare il diritto di riscatto per il difensore proveniente dalla Fiorentina: "Stimo molto l'agente di Ranieri, lavora molto bene. È un calciatore bravo, che ha fatto bene a Salerno. Noi, per avere una rosa ampia, avevamo bisogno di under e abbiamo fatto scelte precise. Una era l'alternativa a Ranieri. È un ottimo giocatore, ci mancherebbe, ma sono contentissimo sia arrivato Pirola".

Parole che oggi risuonano come una beffa, considerando quanto accaduto dopo.

La reazione dell'agente

Mario Giuffredi, procuratore di Ranieri, non nascose il suo disappunto per quella scelta, rivelando un retroscena significativo: "Ho fatto di tutto per riportarlo a Salerno, sarebbe ritornato più che volentieri perché era stato benissimo. Il club ha fatto altre scelte, avevano altre vedute e hanno avuto le loro ragioni. Alla fine, nella sfortuna, siamo stati fortunati perché si ritrova a fare il titolare alla Fiorentina in un club di primissimo livello".

La verità è che lo stesso Ranieri avrebbe voluto continuare la sua avventura in maglia granata, ma la dirigenza preferì puntare su Lorenzo Pirola, giovane difensore proveniente dall'Inter, motivando la scelta con la necessità di inserire più "under" nella rosa.

Quella fascia (da capitano) che poteva essere granata

Tornato alla Fiorentina, Ranieri ha vissuto una crescita esponenziale che lo ha portato a diventare non solo un punto fermo della difesa viola, ma addirittura il capitano della squadra dopo la partenza di Cristiano Biraghi nel gennaio 2025.

I numeri parlano chiaro: nella stagione 2023-2024, il difensore ha collezionato 43 presenze e 5 gol tra Serie A e coppe europee, dimostrando una crescita impressionante sia in termini di prestazioni che di leadership. Nella stagione in corso, il trend positivo è continuato con 32 presenze da titolare in tutte le competizioni, confermandosi come uno dei migliori difensori del campionato italiano.

Le sue qualità sono evidenti: versatilità tattica, intelligenza nelle letture difensive, capacità di impostazione e un sorprendente "vizietto" del gol (ha segnato anche una doppietta in Conference League contro il Genk). Caratteristiche che lo hanno reso un elemento imprescindibile della Fiorentina e che gli hanno persino aperto le porte della Nazionale, come profetizzato dal suo agente.

Il drammatico declino granata

Mentre Ranieri esplodeva a Firenze, la Salernitana di De Sanctis iniziava un inesorabile declino. La salvezza della stagione 2022-2023 è stata seguita da una disastrosa retrocessione l'anno successivo, con la squadra granata che ha toccato il fondo del campionato di Serie A.

E oggi, a distanza di tre anni da quella fatidica decisione, la società campana si trova a lottare disperatamente per evitare un'altra umiliante retrocessione che la condannerebbe alla Serie C, in un incubo sportivo che sembra non avere fine.

Il grave errore di valutazione

La scelta di De Sanctis rappresenta l'emblema di una gestione sportiva che ha compromesso il futuro della Salernitana. Sacrificare un difensore del calibro di Ranieri per puntare su Pirola - che non ha mai raggiunto i livelli sperati - si è rivelata una decisione disastrosa, pagata a carissimo prezzo dal club e dai suoi tifosi.  Oggi Ranieri è capitano della Fiorentina, mentre la Salernitana arranca nei bassifondi della Serie B.

In fondo, dare tutta la colpa a De Sanctis sarebbe come incolpare il pasticcere per una torta venuta male quando è stato il proprietario della pasticceria a sostituire lo chef stellato con un apprendista promettente. La prossima volta, forse, prima di cambiare ricetta, qualcuno dovrebbe assaggiare meglio gli ingredienti.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 02 maggio 2025 alle 13:00
Autore: Giovanni Santaniello
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