Che l’Arechi debba essere il fortino della Salernitana nella gara di domenica pomeriggio non ci sono dubbi: 20000 spettatori per chi rischia di andare in C non si vedono tutti i giorni, quanto basta per auspicare che la società attuale chieda scusa e si faccia da parte a giugno passando il testimone ad eventuali imprenditori interessati.

Ciò detto, i precedenti contro il Mantova sono pochissimi se facciamo riferimento all’ultimo trentennio a tinte granata. Torniamo indietro con la mente al gennaio del 2009, con i padroni di casa accompagnati da 11mila spettatori e che avevano bisogno di punti per uscire dalla zona calda della classifica. Fu il match che segnò l’esordio di Cannarsa, Coppola e Ciaramitaro, individuati da Fabiani per rinforzare la rosa soprattutto dal punto di vista del carisma e della personalità. Virgiliani allenati invece da Costacurta, cui esperienza da allenatore durò pochissimo e senza alcuna soddisfazione.

Doppio vantaggio dell’ippocampo a fine primo tempo: bravo Di Napoli ad approfittare di un clamoroso errore di Handanovic, ancor più bravo Scarpa a metterla dentro al termine di un’azione collettiva che fece stropicciare gli occhi al pubblico locale. Al punto che si pensava che Mutti avrebbe concesso il bis rispetto alla vincente esperienza di Messina. Nella ripresa, pur in 11 contro 9, i granata subirono al rete di Corona vivendo un finale ad alta tensione.

Nel 2010, invece, la Salernitana già retrocessa spianò la strada agli ospiti per un 1-3 agevole e che valse il mantenimento della categoria. L’eurogol di Dionisi fu unico sorriso per i pochissimi spettatori presenti: rosso a Tricarico e gara senza storia.

Sezione: Pillole di Storia / Data: Ven 02 maggio 2025 alle 22:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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