C'era una partita da giocare, come stabilito da classifica e regolamenti vari, sospesa però 24 ore prima del fischio d'inizio quando era già tutto pronto. Trentamila biglietti venduti, mister Marino che aveva già presentato la gara in conferenza stampa e il Frosinone in partenza con direzione Salerno. Un playout in programma il 19 maggio e rinviato con comunicazione al 18 maggio senza interpellare le squadre.

Non c'erano penalizzazioni, non c'erano sentenze o sanzioni nei confronti di nessuna squadra e dopo dieci giorni è ancora tutto così. La classifica resta invariata, il Brescia è salvo e Frosinone e Salernitana occupano le posizioni degli spareggi salvezza. Un rinvio che non aveva nessun fondamento giuridico, nonostante in Lega e qualche giornalista (pochissimi in realtà) della carta stampata nazionale voglia far passare il messaggio che è stato fatto tutto secondo norme e per la regolarità del campionato.

In realtà è il contrario, la regolarità del campionato è stata stravolta semplicemente per una presunzione di reato e penalizzazione ma senza nessuna certezza. E infatti ad oggi nessuna squadra è stata penalizzata. Una decisione presa in fretta e furia senza motivi validi (anzi uno c'è ma la Lega continua a sostenere il contrario respingendo le accuse al mittente, quando in realtà è tutto molto chiaro ed evidente). 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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