Luci ed ombre questa sera all'Arechi in occasione del secondo Trofeo "Angelo Iervolino" tra Salernitana e l'Aufsburg, vinto in rimonta dai granata per 2-1, che ha visto sugli spalti circa duemila spettatori granata, presenti per sulle gradinate per una nobile causa, sostenere i meno fortunati e aiutare la ricerca. Parte dell'incasso, infatti, sarà devoluto all'AIL, onlus da sempre al fianco dei malati di leucemia, terribile male che nel 2014 ha portato via prematuramente Angelo Iervolino, fratello dell'attuale patron granata, all'età di soli 41 anni. Una risposta di pubblico tiepida, considerato che un anno fa per il triangolare contro Adana e Reggina gli spettatori furono circa il triplo, ma numeri che sono comunque dovuti al clima vacanziero che ha attirato fuori città tanti salernitani e forse, in parte, anche ad un mercato fin qui per nulla esaltante. 

Tornando al campo da segnalare il colpo d'occhio offerto dal manto erboso, presentatosi in condizioni non ottimali, usando un eufemismo, con evidenti rattoppi e chiazze, che poco si addicono a quello che, nelle intenzioni della Regione Campania, è destinato a diventare tra gli stadi più moderni d'Italia. Quanto alla gara, si è vista una Salernitana dai due volti, sonnacchiosa nel primo tempo e decisamente più convincente nella ripresa dopo lo schiaffo subito su rigore. Mister Sousa ha schierato la miglior formazione possibile, dati i tanti infortunati, proponendo nuovamente il 3-4-2-1, modulo che, allo stato attuale della rosa, appare l'unico possibile. Nonostante le prove in allenamento, il 4-2-3-1, al momento, appare irrealizzabile per la mancanza di esterni offensivi. In una classica sgambatura di inizio agosto, si sono comunque riviste idee e sprazzi di bel gioco, nonostante qualche automatismo da perfezionare e una condizione fisica comprensibilmente non ancora al top. Tra le note positive anche il debutto del portiere Benoit Costil, unico movimento in entrata fin qui, che, a parte qualche incertezza, si è difeso bene. 

La ricetta proposta da Sousa è sempre quella rivelatasi vincente l'anno scorso: fraseggi rapidi sulla trequarti, frequenti cambi di gioco e ricerca costante della profondità. L'assenza indubbiamente più pesante nell'economia di gioco granata è senza dubbio quella di Dia, giocatore abilissimo ad aprire le maglie delle difese avversarie con i suoi tagli e la sua fisicità. Il recupero del senegalese procede a rilento, ma in generale la situazione dell'infermeria preoccupa e non poco in vista dell'avvio di stagione. Ai vari Dia, Mazzocchi, Fiorillo e Daniliuc, si è fermato anche Bohinen, sostituito dopo appena mezz'ora da Mamadou Coulibaly. Una sostituzione a scopo precauzionale, ma che non lascia sereni anche considerando le lacune presenti in rosa. 

In ogni caso, il centrocampo beneficerà dell'arrivo di Martegani, il secondo colpo in ingresso della Salernitana, per il quale manca soltanto l'ufficialità e che porterà un po' di forze fresche e qualità in mezzo al campo. Prima della partita, Iervolino ci ha tenuto a mantenere un profilo basso, frenando gli entusiasmi - "Abbiamo riconfermato la rosa della passata stagione" - ma il mercato granata è, infatti, in procinto di sbloccarsi. Insieme al promettente argentino, che può giocare sia in mediana sia come mezzala, potrebbero arrivare a giorni anche i bianconeri Miretti e il cavallo di ritorno Nicolussi Caviglia, che, seppur a sprazzi, ha dimostrato lampi di talento nella prima parentesi granata, mentre si spera di ottenere anche il prestito, sempre dalla Juventus, del giovane Facundo Gonzalez. Sulle corsie laterali si può ponderare la permanenza di Sambia, ma occorre per lo meno un vice Bradaric. Ma è l'attacco il reparto maggiormente in difficoltà, potendo contare attualmente sul solo Botheim, in attesa del rientro di Dia. Sfumato Piroe e con Cancellieri sempre più vicino all'Empoli, il ds De Sanctis continua a lavorare sotto traccia in cerca di colpi a sorpresa ai quali ci ha abituati. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 06 agosto 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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