Lo spettacolo dell'Arechi in festa per una salvezza insperata, a distanza di una settimana, resta impresso indelebilmente nella mente, negli occhi e nel cuore di ogni tifoso granata, vicino e lontano. Un risultato talmente incredibile che appare riduttivo ogni elogio per la Salernitana di Nicola, destinata a diventare icona leggendaria non solo per la città di Salerno e i colori granata, ma anche nella storia della Serie A. Una squadra che ha saputo entusiasmare e coinvolgere anche gli spettatori neutrali e attirare estimatori da ogni parte d'Italia: cuore, grinta, un'apprezzabile qualità di gioco e un pubblico incredibile, tutti ingredienti che hanno fatto parlare degli uomini di Nicola ben oltre i confini cittadini. 

Tuttavia, come affermava il genio italiano Enzo Ferrari, "la vittoria più bella è quella che deve ancora arrivare" e la società è già al lavoro per garantire un futuro di successi. Idee chiare, ambizioni alte, il patron Iervolino ha in mente un progetto sul medio-lungo termine che mira a stabilizzare la Salernitana in Serie A, qualcosa di nemmeno lontanamente pensabile fino alle 23:58 del 31 dicembre 2021, quando ormai il club sembrava destinato all'oblio. Questo è il più grande successo della società, quello di aver permesso di ampliare enormemente gli orizzonti, di poter vedere un "oltre" e non dover navigare a vista. Per ora il patron ha saputo far parlare i fatti, senza proclami sbandierati, ma con tanta voglia di condividere le proprie innovative idee. La storia della Salernitana, come recita la straordinaria coreografia, continuA ed è ancora tutta da scrivere. 

Obiettivo primario, come ogni stagione, sarà quello di sfoltire la rosa, ancora piena zeppa di giocatori che non rientrano nei progetti, molti dei quali rientranti dai prestiti. In secondo luogo occorrerà confermare quanti più protagonisti possibile della grande cavalcata. Quella di Bonazzoli via social è parsa una lettera d'addio; Verdi ha sposato con orgoglio la causa granata e non esclude la sua permanenza; Bohinen è ormai stato riscattato e costituisce un patrimonio inestimabile per la Salernitana esattamente come Mazzocchi; Djuric ha rinnovato ed è ormai destinato a diventare una bandiera della storia granata; Ederson era già stato acquistato, ma bisognerà saper resistere alle tante offerte pronte ad essere recapitate in sede per il centrocampista brasiliano. In tutto ciò, la società prosegue col suo progetto sulle infrastrutture, con la Convenzione con il Comune di Salerno per la gestione dell'Arechi ormai pronta e la volontà di riaprire stabilmente la Curva Nord per rendere l'impianto uno stadio di caratura europea. Insomma, il meglio deve ancora venire. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 29 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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