Se si pensava che la settimana più calda dell'anno fosse quella che portava a Pescara-Salernitana, la gara che è valsa poi la Serie A, probabilmente ci sbagliavamo. Perché quella iniziata ieri sembra essere ancora più calda, perché è in questi giorni che si capirà il futuro a medio-lungo termine del club. E non in termini sportivi, quelli sembrano ormai esser chiari, con mister Fabrizio Castori e il Ds Angelo Fabiani a lavoro per programmare l'annata che si giocherà nel paradiso del calcio italiano. Il mister ha già espresso la sua sul mercato, il direttore è a lavoro, Cascia sarà ispezionata nei prossimi giorni come sede del ritiro estivo, ma appunto ci sono altri "termini", quelli legati alla società e alla cessione della stessa. Un vero e proprio rebus, con le soluzioni che ormai sono note da giorni: o si andrà verso la cessione delle quote a un fondo estero (e nel caso non è scontato che sia l'intero pacchetto azionario) o si affiderà momentaneamente la società a un gestore che traghetti il tutto verso il definitivo passaggio. Al netto del fatto che ci sarà da capire se la FIGC consentirà la permanenza di Marco Mezzaroma come socio di minoranza senza potere decisionale, c'è da tenere ben presenta che la deadline fissata dalla Federazione è al prossimo 25 giugno, data che può sembrare lontana ma che, in fase di programmazione di un campionato, è fin troppo vicina. Occorre, insomma, stringere (e anche parecchio) i tempi. Nessuno sta dicendo che Claudio Lotito e il già citato Mezzaroma debbano svendere la società, nella quale nel corso degli anni, alla fine, hanno investito tempo e soprattutto danaro, ma visto che c'è da completare anche l'iter di iscrizione al torneo di Serie A un'accelerata sarebbe gradita. Anche in questo caso nessuno mette in dubbio che tutte le formalità saranno espletate nella maniera più corretta, ma finire di dipingere questo magnifico quadro nel minor tempo possibile lascerebbe tutti più tranquilli. Anche per eventuali nuovi cambi di strategie che una nuova proprietà potrebbe apportare: certo, smantellare o cambiare quello che Castori e Fabiani stanno adesso progettando, sarebbe folle, ma potrebbero differire alcuni dettagli, comunque importanti. Perché la Serie A non è un gioco, è una cosa seria: ed è giusto affrontarla con la massima serenità, senza quella suspense vissuta per troppi anni. Del resto, un po' di banale tranquillità... non è così spiacevole.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 01 giugno 2021 alle 12:00
Autore: TS Redazione
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