Si sta parlando a livello internazionale del - possibile - miracolo Salerno, una rimonta che sembrava compromessa dopo la sconfitta casalinga con il Torino e che ora appare possibile in virtù della forza della squadra e di un calendario da non sottovalutare, ma che consente di affrontare formazioni totalmente serene e senza alcun obiettivo. La nostra redazione ha chiesto ai tifosi quale componente potesse determinare il conseguimento dell'obiettivo e, con gioia, abbiamo letto risposte che condividiamo in pieno e che certificano il salto di maturità da parte di tutto l'ambiente: nessuno è stato indicato come "determinante", la stragrande maggioranza dei lettori è convinta che solo insieme si potrà arrivare lontano. C'è chi dà meriti al direttore sportivo Sabatini, bravo a rivoltare come un calzino la squadra in meno di due settimane e con la spada di Damocle della classifica. Chi parla benissimo di Nicola, pronto a compiere un'altra impresa dopo quelle di Crotone e Genova. Chi di Iervolino, il presidente che, comunque vada, ha salvato la Salernitana dal baratro restituendo entusiasmo e dignità sportiva. E, infine, c'è chi attribuisce al pubblico e a tutto l'ambiente meriti importanti. Non è un caso che i punti siano aumentati da quando tutti si sono stretti al fianco della squadra, ognuno ha capito di poter dare una grossa mano in un rush finale da vivere insieme remando nella medesima direzione. Ad Empoli scenderanno in campo undici calciatori, ma con la spinta di seimila cuori granata e decine di migliaia di persone che contribuiranno a distanza ma con medesima passione.

Sezione: News / Data: Gio 12 maggio 2022 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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