L’Europa che conta (per ora) ha detto “no” a Salerno. Il sopralluogo dei delegati Uefa tenutosi poco più d’un mese fa non ha dato parere favorevole, sostenendo che l’Arechi, così come oggi si presenta, non può ospitare una gara internazionale di prima fascia. Non significa che in un prossimo futuro una delle Nazionali azzurre non possa far tappa all’ombra del Castello, ma di fatto il responso di Nyon, sede della Union of European Football Association, esclude lo stadio con il nome da principe dalle competizioni più importanti in programma dopo Euro 2020. L’ipotesi più accreditata per tingere d’azzurro la “casa della Salernitana”, infatti, era la Nations League che nelle prossime settimane conoscerà composizione dei gironi e calendario, ma la relazione seguita alla visita del 9 gennaio scorso ha fatto emergere delle carenze. Bagni non rispondenti ai criteri richiesti e numero insufficiente di telecamere di videosorveglianza sono alcuni dei punti, a quanto pare i più importanti, che sono costati l’esclusione dell’Arechi dalla top class, quella che dà diritto ad ospitare la Nazionale maggiore per eventi ufficiali. Già nel corso del sopralluogo, la commissione esaminatrice era stata informata dell’imminente installazione di nuovi tornelli, grazie all’ultima tranche dei fondi per l’Universiade campana dell’estate scorsa.

Un investimento complessivo superiore ai due milioni di euro che aveva consentito un sontuoso restyling dell’impianto, ormai prossimo al trentennale dalla sua inaugurazione, soprattutto con l’installazione d’oltre 30mila sediolini. Però più che la capienza, sicuramente soddisfacente e superiore - anche con l’attuale omologazione per 26mila spettatori - a molte altre strutture che diventano location di gare internazionali, sono stati i dettagli a fare la differenza. Servizi igienici, telecamere, recinzione: piccole ma significative mancanze che non vennero prese in considerazione lo scorso anno quando l’Arechi fu oggetto d’intervento per diventare “campo centrale” del torneo di calcio dell’Universiade 2019.

Di sicuro Salerno potrà ospitare altre selezioni azzurre, non la maggiore del ct Roberto Mancini, però va da sé che l’appeal d’una gara giovanile sarebbe ben diverso rispetto a quel che s’era immaginato con l’Italia dei “grandi”. La Nazionale A, storia nota, ha fatto tappa nello stadio con il nome da principe per tre volte ma sempre nel secolo scorso, l’ultima nell’ormai lontanissimo 1998 per un test match contro la Spagna, e almeno per il momento il ritorno non sembra imminente. In agenda, invece, il Comune di Salerno ha segnato un appuntamento a nome Federcalcio che un po’ sa di beffa. La Figc, infatti, ha chiesto e ottenuto la disponibilità dello stadio Arechi per far allenare due giorni la selezione Under 20 guidata dal commissario tecnico Daniele Franceschini in occasione della gara Italia-Olanda valida per il Torneo 8 Nazioni. Per ora è l’unico tocco d’azzurro previsto nella casa dei granata.

Sezione: News / Data: Gio 13 febbraio 2020 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print