La sconfitta col Sassuolo è pesante, la Salernitana subisce cinque reti da una squadra che ne aveva segnate altrettante nelle precedenti 7 partite. Sulla carta non era una partita così sbilanciata, le forze in campo probabilmente si equivalevano ma la squadra granata è affondata per un atteggiamento troppo passivo e per una fase difensiva non all'altezza della serie A. Lo ha rimarcato anche il ds De Sanctis nel post-partita. In massima serie serve difendere in modo adeguato, altrimenti si rischia di subire un'imbarcata contro tutti gli avversari. Non bisogna ovviamente cancellare in un colpo solo quanto di buono fatto fino a qualche settimana fa. La squadra ha un'identità e prova sempre a giocare a calcio, contro tutti gli avversari, ed è una cosa positiva. Non bisogna dimenticarsi però della fase difensiva, il centrocampo della Salernitana è impegnato esclusivamente ad offendere e non fa filtro, lasciando la difesa in balìa degli attaccanti avversari, che quando sono veloci come Laurientè o Banda del Lecce, creano non poche difficoltà ai non velocissimi difensori granata. I segnali c'erano stati già dalla prima giornata, con la Roma che arrivava troppo facilmente davanti alla porta e sono proseguiti anche nelle partite successive. A Bologna per esempio, la Salernitana ha giocato una grande partita nei primi 45 minuti di gioco ma i rossoblu hanno avuto allo stesso tempo un paio di occasioni clamorose su dei contropiedi innescati da alcuni palloni persi dai granata. La Salernitana non è una big, viene da una salvezza raggiunta quasi in modo miracoloso con 31 punti e non può ancora permettersi di giocare a viso aperto con tutti. 

Sezione: News / Data: Lun 03 ottobre 2022 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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