“Ci hanno visto ora, non ci vedranno più” commentavano alcuni occasionali all’esterno dello stadio subito dopo la sconfitta contro il Benevento, persone abituate a salire sul famoso carro solo nei momenti positivi per poi abbandonare immediatamente la nave. Ben venga, non sono persone che servono per il salto di qualità e per dare forza alla Salernitana. C’è chi, però, ha regalato a tutti un’autentica lezione di tifo e di vita. La scena che vi raccontiamo è storia delle 22:50, non appena l’arbitro Abbattista ha fischiato la fine della partita sancendo il trionfo del Benevento nel principe degli stadi. Un bambino di 7 anni, interamente vestito di granata e capace di intonare tutti i cori per 90 minuti, ha iniziato a piangere per la sconfitta della squadra del cuore. “E’ troppo brutto perdere in casa, potevamo essere primi” ripeteva con grande tristezza suscitando la tenerezza e la simpatia di tante persone che provavano a consolarlo. Scendendo le scale per raggiungere il parcheggio, il padre lo ha abbracciato dicendogli quanto segue: “Abbiamo perso, ma non devi piangere. Se avessimo vinto anche oggi, probabilmente avremmo pensato di essere i più forti e i più bravi. Vedrai che a volte, nello sport come nella vita, anche le sconfitte aiutano a crescere. Ora si alleneranno meglio, si impegneranno di più e vinceremo a Trapani”. “Allora portami a Trapani” è stata la frase che ha chiuso un siparietto carinissimo, da brividi nella sua semplicità. Una storia che meritava di essere raccontata

Sezione: News / Data: Mer 18 settembre 2019 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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