Domenica la Salernitana è incappata nella sua seconda sconfitta stagionale che, a fronte delle ultime sei vittorie consecutive, è stata pressoché inaspettata, giunta contro una formazione, quella del Barletta, che non naviga in acque propriamente tranquille di classifica. Proprio la formazione pugliese ha dimostrato di non meritare la sua posizione di classifica, affrontando la squadra di Menichini senza timore e senza guardare troppo l’avversario a come si pone in campo, così come farebbe una capolista, e vincendo perciò con merito.

La rubrica Voce del tifoso torna a parlare per raccogliere le opinioni dei tifosi, per capire se questa sconfitta, e il modo in cui è arrivata, ridimensiona in qualche modo le aspettative di riuscire a giungere primi alla fine del campionato.

Francesco, 36 anni: “abbiamo notato fino che quattro delle cinque squadre davanti costruite per giocarsi il campionato, non hanno offerto un buon calcio fin qui. Solo il Foggia mi ha impressionato per qualità di rendimento, giocano fino all’ultimo secondo (così come anche la Salernitana), ma non sprecano mai un pallone, e cercando sempre un gioco collettivo, non aspettano l’avversario ma anzi lo pressano spesso per riguadagnare il pallone e cercare la via del gol. Lecce e Benevento mi hanno deluso molto fin qui: credo che la Salernitana meritasse qualcosa di più al “Vigorito”, mentre con il Lecce all’ “Arechi” era più giusto un pari; sono squadre, come la nostra, che hanno la possibilità di vincere il campionato più per qualità individuali che per un gioco collettivo propositivo”.

Fabrizio, 21 anni: “Credo che una sconfitta ci può stare, anche se brucia parecchio perché c’era la possibilità concreta di allungare in classifica. Però la Juve Stabia non ci deve fare paura. Per come gioca la nostra squadra c’era da aspettarsi che contro una di queste squadre da bassa classifica arrivasse una sconfitta, anche il Lecce ha perso in maniera ancor più clamorosa con il Martina. Come diceva don Peppino Soglia uniti vinceremo!”.

Francesca, 37 anni: “Ritengo che dopo sei vittorie consecutive possa starci una prestazione opaca. Il Barletta ha interpretato meglio la partita e meritato la vittoria. L'importante è aver mantenuto la vetta della classifica”.

Massimo, 55 anni: “Ho visto la partita e, mio malgrado, devo dire che la sconfitta ci sta tutta. Si è vista una squadra disunita, deconcentrata, non reattiva e molto rilassata. I tifosi da parte loro vorrebbero che la squadra vincesse sempre, ma ciò è impossibile che avvenga perché durante il corso del campionato ci possono essere momenti di poca concentrazione, attimi di rilassamento o la presunzione da parte dei giocatori della Salernitana a sottovalutare gli avversari A mio avviso, avendo, in passato, giocato un po’ a pallone, l’allenatore conta poco per due semplici motivi: 1) in campo scendono i giocatori a giocarsi la partita; 2) l’attuale Salernitana allenata da Menichini è una delle squadre che ha ricambi naturali in tutti i ruoli e che chi entra in campo in corso di partita non è assolutamente più scarso di chi inizia a giocare dal primo minuto. Questo facilita il compito dell’allenatore a leggere la partita e a cambiare in corso della stessa, a seconda della situazione che si presenta, ponendo gli uomini al posto giusto con ricambi che non alterano assolutamente l’impostazione in campo della squadra. E comunque, nonostante questo stop imprevisto, resto fiducioso che con questa squadra, quest’anno, la Salernitana può farcela se la stessa continua a essere sostenuta dai propri tifosi, se i media non l’attaccano e se il presidente non fa mancare la sua presenza sugli spalti”.

 

Sezione: Angolo del Tifoso / Data: Mer 17 dicembre 2014 alle 16:36
Autore: Lino Grimaldi Avino
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