Il destino appeso ad un filo. Quello di Paulo Sousa dopo la sconfitta pesante e netta contro il Monza di Palladino. Sono ore di grande riflessione per il presidente Iervolino sul futuro dell’allenatore portoghese. Esonerarlo o lasciarlo al posto suo? Questo è il dilemma da sciogliere con tanti nomi che circolano, uno fra tutti Pippo Inzaghi. Ci vuole uno capace di motivare nuovamente il gruppo spento mentalmente, fisicamente e tatticamente. Bisogna ritemprare lo spirito della squadra granata che non ha più la garra necessaria per riprendersi. Morale basso come la classifica sempre più pesante con i granata penultimi con solo tre punti in cassaforte davanti al fanalino di coda Cagliari.

Eppure la squadra non è stata stravolta rispetto all’anno scorso, magari non è stata rinforzata, ma ha conservato i nove undicesimi della formazione titolare della passata stagione. Anche De Sanctis è finito nel mirino della critica con un ds proposto ed è Gianluca Petrachi. Insomma, di valutazioni ne sono state fatte così come sondaggi per Igor Tudor, che ha gentilmente risposto no. C’è la sosta intanto, ma non c’è tempo per una riflessione lunga anche perché il tempo è prezioso per questa Salernitana che non merita questa classifica rispetto all’organico, ma con il pericolo che possa essere risucchiata giù quando poi sarà troppo tardi per tentare di riemergere.

Tornando alle scelte fatte in estate l’errore a monte è stato confermare Sousa dopo l’incontro con De Laurentiis ed il Napoli. Se non si era convinti di continuare l’avventura da una parte e dall’altra bisognava prendere allora una decisione drastica. Ora temporeggiare serve a poco, bisogna sbrigarsi per il bene della squadra e della città che non merita altre “tarantelle” e “teatrini” che non portano a nulla di costruttivo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 10 ottobre 2023 alle 00:00
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print