Salernitana, se ci sei batti un colpo. Se è vero che la crisi ha spinto anche le big del calcio italiano a ridimensionare ambizioni ed investimenti e che la dirigenza granata è quella che ha ufficializzato il maggior numero di operazioni, è altrettanto vero che si tratta per lo più di scommesse giovani o di calciatori stranieri che devono adattarsi al calcio italiano e al sistema di gioco non certo semplice di Castori. Ad oggi, insomma, purtroppo la Salernitana è una delle indiziate principali alla retrocessione e lo diciamo con tutto il rammarico del caso. C'è ancora tempo per rimediare e per dimostrare che il budget a disposizione sia sufficiente. Si sta parlando tanto di Simy e, chi non mastica mercato, sa bene che a volte può capitare che il procuratore, il dirigente o lo stesso atleta (discorso generale, sia chiaro) facciano veicolare notizie per celare le vere trattative o spingere altri club ad alzare l'offerta. Come per Caprari abbiamo subito rimarcato che la trattativa fosse tutt'altro che chiusa, anzi ad oggi c'è un raffreddamento. La Salernitana però non può permettersi di perdere tempo, all'appello mancano due difensori, un esterno destro, due centrocampisti e almeno due attaccanti. Non solo giovani scommesse, lo ripetiamo, ma certezze per la categoria. Altrimenti si rischia di soffrire per tutto l'anno e di allontanare eventuali compratori che mai spenderebbero 40 milioni per una squadra virtualmente in B. 

Intanto lunedì si gioca, prima gara ufficiale. Col pubblico? Sembrerà di essere a porte chiuse, pur con un migliaio di biglietti staccati in un'ora e mezza tra tante difficoltà con il circuito telematico. Gli ultras e tanti tifosi vogliono disertare, dal momento che nonostante il Green Pass ci saranno distanziamenti, mascherine, tifo scaglionato, impossibilità di sostenere la squadra e addirittura il divieto di sventolare bandiere. Effettivamente un flop rispetto a quanto accade altrove. La domanda è: giusto prendere posizione contro questa forzatura e disertare o conta la Salernitana e bisogna riempire lo stadio? Amletico dilemma. E anche la dirigenza non ha fatto nulla per incentivare i tifosi. In pieno Ferragosto, con la crisi economica e la diretta tv sono prezzi da big match di massima serie, improponibili per le famiglie. Si è persa l'occasione per lanciare un segnale, è evidente. E ora l'unica risposta concreta sarà allestire un organico di livello, per non dilapidare quanto fatto l'anno scorso. Ma ci sono i fondi?

Sezione: Editoriale / Data: Mar 10 agosto 2021 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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