Si ferma lo sport italiano fino al prossimo 3 aprile, appena due giorni dopo la sconfitta di Perugia. E per la Salernitana che ha affrontato quella trasferta con una visione diversa dalle altre gare, due, perse nel girone di ritorno il buio c'è stato ancora. Nessuno probabilmente si aspettava una squadra granata così dimessa di fronte ad un Perugia reduce da ben cinque sconfitte consecutive. Dunque con entrambi i piedi nel..baratro ed una situazione tecnica difficile. Ma visto che quest'anno la squadra di Venura non trova troppe motivazioni lontano dall'Arechi (ben nove sconfitte sulle dieci gare finora
disputate) il nuovo stop, inconcepibile, c'è stato.

Eppure prima delle ultime due trasferte, che hanno fatto precipitare la squadra al settimo posto, quella di Frosinone soprattutto, va evidenziato come la squadra era ad un tiro di schioppo dal secondo posto. Bastava poco, pochissimo per agguantare una posizione prestigiosa, con una veduta diversa sulle prossime gare da disputare. Ma  non è stato così ed oggi se l'ambita seconda piazza che ti porta subito in serie A è lontana ben sette punti non c'è una logica in tutto ciò. Visto che la squadra alterna buone prestazioni tra le mura amiche e vanifica tutto lontano dal prato verde di casa. Certo la mancanza di Djuric si è fatta sentire, diciamo che è stata determinante ma se Jallow e Gondo non sono in grado di sopperire alla mancanza del cannoniere granata non facendo nulla in zona gol sia in ciociaria che in Umbria un motivo ci sarà.

Approccio alle gare approssimativo che in questo torneo di B pesa in maniera esponenziale. Fa piacere, comunque, rivedere in campo Alessio Cerci un calciatore (l'ho sempre detto) che potrebbe fare la differenza in questo ultimo scorcio di torneo, quando si giocherà. Si perchè con questo stop per il coronavirus non si sa se si tornerà in campo dopo Pasqua. Dunque bisogna solo aspettare l'evolversi delle varie situazioni con la speranza che questo virus venga presto debellato per ri(dare) tranquillità e sicurezza a tutti gli italiani.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 10 marzo 2020 alle 16:43
Autore: Enzo Sica
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