“La cosa più importante è mandare in campo la miglior formazione senza pensare allo scontro con la Spal e ai calciatori in diffida. Ritengo che la partita contro la Reggiana nasconda tante insidie e dovremo stare molto attenti. Non ci sono ragionamenti da fare, ho un gruppo ampio a disposizione e cercherò di fare rotazione dalla sfida successiva. Il riscontro fisico lo vedremo da sabato mattina, ora non ha senso fare previsioni. E' vero che ci sono alcuni giocatori in infermeria e non siamo contenti: penso a Mantovani, ha avuto un problema muscolare e non c’è stato tempo per recuperarlo. Anche Anderson si è fermato,  ma non sono abituato a piangermi addosso e cerco di ragionare in modo coerente: il gruppo è ampio e tutti potranno dimostrare di essere all’altezza di una maglia da titolare”. Così Fabrizio Castori, tecnico della Salernitana, questa mattina in conferenza stampa. Il mister prosegue: “Non facciamo tanti ragionamenti, in ogni partita vogliamo fare il massimo per raggiungere il nostro obiettivo. La consapevolezza viene da sé, non c’è tanto da chiacchierare. I risultati ci danno forza e aiutano l’umore, è scontato che è nel nostro interesse restare più in alto possibile fino alla fine. Se siamo in quella posizione di classifica da tanto tempo vuol dire che ci sono dei valori, ad Ascoli ho visto una Salernitana fisicamente in crescita anche grazie al lavoro che abbiamo svolto nelle settimane precedenti. Non posso incidere sull'avversario e quindi non mi soffermo su ciò che potrà fare la Reggiana, spero che avremo gli strumenti giusti per portare a casa un risultato positivo”.

Sulle polemiche di questi giorni: “Non mi interessano le dichiarazioni del presidente della Reggiana, io penso alle difficoltà della partita. La Reggiana ha vinto quattro delle ultime sei gare, un avversario in gran forma. Non conta nulla quanto accaduto all’andata, bisogna assolutamente essere consapevoli che loro hanno una buona condizione anche grazie al mercato di gennaio. Prendere Ardemagni, Del Pinto, Siligardi e Laribi è un segnale importante a tutto il campionato e rende bene l’idea della complessità del match. Massima concentrazione e rispetto, ovviamente vogliamo portare a casa tre punti preziosi”.  Si torna inevitabilmente sull'infortunio di Dziczek: “Ricavare una motivazione in più da un incidente così serio non mi piace. Abbiamo avuto una parentesi che poteva essere drammatica, siamo molto contenti che il ragazzo sia tornato tra noi. Dovrà superare qualche momento difficile, per legarmi a quello che dicevo prima posso aggiungere che abbiamo avuto pensieri ben più seri rispetto agli accadimenti dell’andata. L’abbraccio della squadra a Patryk è il segnale di un sollievo collettivo. E’ come se finalmente avessimo potuto festeggiare la vittoria contro l’Ascoli, certamente non potevamo godercela sabato pomeriggio con un nostro tesserato in ospedale”. +

Ancora sulle insidie di domani: “Ascoli e Reggiana stanno facendo un grande girone di ritorno, con una media punti da vertice. Non bisogna farsi ingannare dalla classifica, stanno in un periodo di forma splendido e la rosa ha qualità superiori rispetto all’andata. Siamo consapevoli che ci aspetterà una battaglia sportiva, faccio gli scongiuri rispetto a chi mi dice che vincere due trasferte di fila cambierebbe gli scenari. Sono domande che non accetto e che reputo fuori luogo ”. Su Tutino: “Fare tante celebrazioni a 14 partite dalla fine non piace. Siamo contenti della sua crescita, della doppietta di Ascoli e dei gol che ha garantito alla squadra, ma solo confermandosi e migliorandosi fino alla fine può fare il salto di qualità. Mai fare bilanci in corso d’opera, altrimenti si commette un errore. E’ evidente sia cresciuto, ma ha ampi margini per essere un calciatore ancora più importanti: guai ad accontentarsi, anche la squadra deve aiutarlo a scoprire quanto può essere forte”. Infine sulle polemiche arbitrali del Chievo:  “Preferisco non entrare in questi discorsi perché scatenerei una polemica senza fine. No comment, in alcuni casi è meglio essere diplomatici

Sezione: News / Data: Gio 25 febbraio 2021 alle 12:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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