Moviola: ingiuste le proteste del Foggia. Manca un rigore ai granata, corretto annullare il gol

Dopo il Catania è toccato al Foggia lamentarsi per presunte sviste arbitrali. In effetti la gara di ieri è stata caratterizzata da tanti episodi che hanno richiesto l'intervento di un FVS che, stavolta, è stato in grado di mostrare immagini più nitide. Il signor Di Cicco non ha meritato una sufficienza in pagella, ma alla fine ha preso decisioni quasi sempre corrette con l'ausilio della tecnologia: sul risultato finale, dunque, l'arbitraggio ha inciso veramente in misura minima.

Andiamo nel dettaglio con gli episodi e partiamo dal gol annullato al Foggia sul risultato di 0-0. D'Amico, al momento del passaggio di Castorri, è effettivamente oltre l'ultimo difensore granata, con la spalla e con il ginocchio. Situazione davvero difficile da vedere a occhio nudo, si tratta di centimetri. Ma il post polemico del calciatore sui social non rende giustizia a una revisione corretta. Nè sono utili al dibattito immagini diffuse sui social e che spopolano sul web: in alcune foto si vede D'Andrea in linea con Matino, peccato non si veda il momento in cui parte il cross del compagno. Ribadiamo: decisione corretta.

Nessun dubbio nemmeno sulla seconda rete realizzata da Capomaggio che, certo, non può smaterializzarsi dopo aver anticipato nettamente il difensore avversario colpendo la palla. Niente fallo, gol regolarissimo. Si può discutere sul rosso a Olivieri: dal mancato fischio all'espulsione diretta, con la panchina granata che si è fidata delle lamentele del fantasista. Potremmo dire "da arancione", visto che l'intervento è da dietro e potenzialmente molto pericoloso. Il classico caso in cui il colore del cartellino non può scatenare polemiche, nè da una parte e nè dall'altra.

Ci potevano essere gli estremi per un calcio di rigore a favore della Salernitana per una reiterata trattenuta ai danni di Ferrari: revisione FVS che stavolta ha confermato la decisione da campo, forse valutata anche la posizione del centravanti al momento del cross di Achik. Nel finale il Foggia ha giocato la card sperando che, nella mischia che poteva comportare il 2-2, ci fosse qualcosa di irregolare. Niente da fare: nè falli, nè interventi con la mano.