Alternare grandi parate a errori evidenti non consente di attribuire una sufficienza piena al girone d'andata di Antonio Donnarumma. Anche ieri il pipelet granata ha fatto mugugnare i tifosi per una incertezza in occasione del gol del provvisorio pareggio del Foggia. E' opinione diffusa che accennare l'uscita e poi tornare tra i pali sia uno degli errori da non commettere mai e, purtroppo, è proprio quello che è accaduto, al punto che anche i compagni della difesa sono rimasti spiazzati. Che poi sia Matino a perdere la marcatura è fuori discussione.

Ma Donnarumma, per fisicità e altezza, dovrebbe essere maggiormente dominante all'interno della propria area di rigore. Invece, ad oggi, vediamo un portiere che resta piantato sulla linea soprattutto sulle palle inattive a sfavore. Per fortuna non è rimasto fermo quando Longobardi ha rischiato di rovinare il Natale dei tifosi granata con uno scriteriato retropassaggio: uscita in questo caso tempestiva e decisiva quanto coraggiosa.

Intendiamoci: per la categoria Donnarumma è un buon portiere e non dimentichiamo gli interventi super a Casarano nè il rigore parato col Sorrento. Tuttavia in alcune occasioni avrebbe potuto fare meglio e, specialmente nell'ultimo mese, registriamo un calo di rendimento. La sosta gli servirà per tornare al top, per andare in B non si può prescindere da un numero uno di spessore. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 21 dicembre 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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