Lascia il direttore sportivo nell'anno della migliore stagione sportiva della Salernitana. Quello capace di convincere calciatori dal calibro di Dia, Candreva, Ochoa, giusto per fare un esempio, ad indossare la casacca granata. Senza dimenticare la scelta di Paulo Sousa, che porta la sua genesi, e attraverso la quale la Salernitana ha vissuto quattro mesi ad altissima intensità, proponendo calcio, quello vero,  e ponendosi a testa alta contro qualunque avversario.

Perché prima di gettare la croce addosso a De Sanctis bisogna con onestà intellettuale dargli merito di aver fornito un contributo sostanziale alla causa granata. Una mission tutt'altro che semplice, atteso lo scetticismo iniziale, soprattutto per aver preso il posto di Sabatini considerato l'artefice principale della miracolosa salvezza con Nicola in panchina. Certo, errori ne sono stati commessi, altrimenti la Salernitana attuale non sarebbe all'ultimo posto in classifica, ma le responsabilità vanno divise; d'altronde se le vittorie hanno tanti figli perché le sconfitte avrebbero un unico padre? 

Eppure, per mesi sembrava che De Sanctis fosse la causa esclusiva della posizione in classifica della Salernitana, come se poi scendesse lui stesso in campo o, addirittura, scegliesse gli uomini da mandare sul rettangolo verde. Nulla di tutto questo, ovviamente, tanto è vero che le critiche mosse nei suoi confronti sono apparse decisamente esagerate. 

Anche perché sino a pochi mesi fa, l'ormai ex Ds granata veniva osannato dalla tifoseria; si era creato un legame viscerale con la piazza al punto che lo stesso De Sanctis, entusiasta, partecipava in diverse manifestazioni cantando con i tifosi. C'è stato un bel clima, sono state vissute delle emozioni profonde che rimangono, nonostante il calcio sia un tritacarne dove tutto scorre veloce e muta in base alla sola legge del risultato.E proprio in un calcio dove il business la fa da padrone, in cui i soldi hanno spesso la meglio, l'ultimo gesto d'amore: rinunciare ad una parte importante dell'ingaggio. Non c'è che dire, Chapeau Morgan!

Sezione: News / Data: Ven 22 dicembre 2023 alle 00:00
Autore: Armando Iannece
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