Che l’Arechi sia stato il fortino della Salernitana non ci sono dubbi. Ora però bisognerà giocarsi la salvezza in campo esterno e si partirà da uno degli stadi più difficili d’Italia: il Marassi di Genova, con 35mila tifosi che dovranno dare una spinta in più ai blucerchiati per evitare la clamorosa serie C diretta.

Nel recente passato proprio dal Ferarris è partita la rincorsa del 7%, in un caldo pomeriggio di aprile e con 1000 salernitani che decisero di seguire una squadra destinata alla retrocessione e che scese in campo con la mazzata dell’1-0 del Cagliari sul Sassuolo che significava -12 dal quartultimo posto. Si temeva un contraccolpo psicologico notevole, invece la Salernitana si ritrovò 0-2 dopo 180 secondi grazie al colpo di testa di Fazio e al gran gol di Ederson. A nulla valse l’1-2 di Caputo: i granata dominarono, vinsero e si rilanciarono, dando il là alla seconda vittoria di fila in trasferta a Udine.

Chissà che la storia non possa ripetersi. Finì 0-0 12 mesi dopo, con un errore di Candreva a tu per tu col portiere. Indimenticabile anche il successo del 1999-00, con Cagni tornato in panchina dopo il clamoroso valzer con Cadregari. Show di Di Michele e Vannucchi e 2-4 incredibile quanto illusorio, visto che il successivo 0-1 con l’Atalanta negò la gioia del ritorno in A.

Per il resto pochi sorrisi per la Bersagliera: pesante 1-0 nel 1998 con rigore di Ortega, 2-1 nel 2002 dopo essere passati in vantaggio con Vignaroli (super gol di Flachi in rovesciata), 1-0 in coppa Italia nel 2020 con stadi chiusi e Salernitana di Castori che comunque disputò un match onorevole pur militando in una categoria inferiore. 2-0, invece, nel posticipo del gennaio 2002.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print