All'Arechi va in scena un autentico capolavoro casalingo della Salernitana, che doma il Mantova con la disinvoltura di chi ha finalmente trovato la ricetta giusta. Un 2-0 che brilla come l'argenteria della nonna alla domenica, con tre punti che profumano di salvezza più di una lavanderia in primavera.
Ora serve solo esportare questa formula magica anche in trasferta, perché la matematica non è un'opinione: per salvarsi bisogna fare ancora 4 punti nelle prossime due trasferte, una verità pungente come scoprire che il rotolo di carta igienica è finito solo dopo essersi seduti in bagno.
Un Amatucci in versione Iniesta reincarnato (con due polmoni in più) e un Simy che si sveglia dal letargo segnando come ai vecchi tempi regalano ai tifosi un pomeriggio che sa di rinascita. Il Mantova? In campo con la pericolosità offensiva di un criceto anestetizzato e la consistenza difensiva di un budino al sole.

E ora, il voto ai protagonisti di questa vittoria che fa rifiatare l'intera Salerno...

CHRISTENSEN 6 Si gode la partita come fosse su una sdraio alle Maldive, tanto il Mantova tira meno di un astemio a una festa di Capodanno. Qualche rinvio da calcetto del giovedì sera con gli amici, ma per il resto poteva portarsi un libro da leggere.

RUGGERI 7 Dopo la prestazione da "mamma ho perso l'autobus" di La Spezia, si redime con un salvataggio su Mensah che neanche Superman in piena forma. Se a La Spezia sembrava avesse i piedi al contrario, oggi sembra posseduto dallo spirito di Paolo Maldini.

FERRARI 6,5 Duello rusticano con Mensah che ricorda più una gara di Wrestling che una partita di calcio. Nervi d'acciaio anche quando il Mantova nella ripresa attacca con la ferocia di un gattino assonnato.

LOCHOSHVILI 6,5 Grinta, agonismo e presenza. Se il calcio fosse una rissa da bar, lui sarebbe quello che tutti evitano. Fa sentire i tacchetti come fossimo negli anni '70.

GHIGLIONE 6 Provvidenziale in chiusura su Fiori come un'aspirina durante una sbornia. Scodella in area un pallone che profuma di assist quanto basta. Nella ripresa si trasforma in un catenaccio vivente. Dal 32' st STOJANOVIC 6 Entra con la concentrazione di un chirurgo e la freschezza di un corriere Amazon il lunedì mattina. Sgroppa sulla fascia come se qualcuno gli avesse dato fuoco ai pantaloncini.

AMATUCCI 7,5 È più ubiquo di una pubblicità su YouTube. Quando sembra stia per collassare come un soufflé appena sfornato, trova sempre la forza di rialzarsi ed inseguire tutto ciò che si muove, compresi gli insetti volanti. Stappa il match con un mancino che neanche il sommelier più esperto. Se avesse corso di più, avrebbe fatto il giro del mondo.

ZUCCON 6 Intercetta il pallone del vantaggio con il tempismo di chi sente la sveglia cinque minuti prima di un esame importante. Termina la partita più esausto di un contabile il 30 aprile. Dal 25' TELLO 5,5 In campo sembra un turista a Times Square. Talvolta pare giochi in un universo parallelo dove le regole del calcio sono diverse.

CORAZZA 6,5 Cross al bacio per Verde che lo spreca come uno studente spreca le vacanze estive. Nel gol fa da intermediario come un agente immobiliare con la provvigione assicurata. Gestisce il pallone con la delicatezza di un pasticciere che lavora la meringa.

SORIANO 6,5 Col mancino arriva col fiato lungo ma non inquadra lo specchio, come un miope senza occhiali che cerca di infilare la chiave nella serratura. Di controbalzo sfiora il palo con la precisione di chi tenta di parcheggiare in un posto microscopico. Dal 40' st REINE-ADELAIDE s.v. Gestisce i palloni nel finale con la sicurezza di un equilibrista.

VERDE 6 Serve un assist al bacio che meriterebbe di essere esposto al Louvre. Ci prova in rovesciata come se fosse in un film di Jackie Chan. Si divora un gol di testa a porta vuota che avrebbe segnato anche mia nonna con la cataratta. Nella ripresa sparisce più misteriosamente del calzino spaiato in lavatrice. Dal 32' st TONGYA 6 Marino gli chiede sacrificio in fase difensiva e lui ubbidisce come un soldatino, ma con lo stesso entusiasmo di chi va dal dentista.

CERRI 6 Tampona Festa in uscita con la delicatezza di un rinoceronte in una cristalleria. Il gol annullato gli provoca un'espressione da bambino a cui hanno rubato il gelato. Prontera gli nega un altro gol con un fischio più discutibile della pizza con l'ananas. Dal 25' st SIMY 6,5 Si fionda sul pallone vagante come un leone sulla gazzella, portandolo in area e insaccando con la freddezza di un serial killer. Gol che vale oro in un'eventuale classifica avulsa, che solo chi ha inventato il calcio poteva concepire.

ALL. MARINO 7 Un’altra vittoria in casa, come se l'Arechi fosse Fort Knox e gli avversari dei ladri improvvisati. Per fortuna sulla panchina granata non c'è più il nostalgico della trincea, che aveva sperato di trasformare i calciatori in una muraglia umana a difesa dell'area di rigore . . . senza mai riuscirci. Ma la salvezza non si costruisce solo in casa, come un matrimonio non si regge solo sul sesso. Con due trasferte in arrivo dovrà sfatare il tabù esterno o sarà più difficile salvarsi di quanto sia trovare un parcheggio in centro il sabato sera. Gestisce il match con la saggezza di Gandalf nel Signore degli Anelli, anche quando il Mantova sembrava avere in mano il pallino del gioco (ma in realtà era solo un'illusione ottica).

IL PUBBLICO DELL'ARECHI 10 Si presenta più numeroso di quanto ci si aspettasse, come quando l'ultimo dei tuoi amici single annuncia il matrimonio e ti tocca partecipare. Spinge la squadra con un calore che potrebbe sciogliere i ghiacci dell'Antartide. Capisce i momenti di difficoltà e fa sentire tutta la sua passione. La Sud ruggisce come un leone con la fame arretrata di tre settimane. Se esistesse un premio per la fedeltà nonostante le sofferenze, i tifosi granata come quelli della Samp meriterebbero la copertina del Time.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 04 maggio 2025 alle 21:00
Autore: Giovanni Santaniello
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