Dopo 23 anni di attesa la Salernitana si appresta a tornare in Serie A. Sta volando il cavalluccio marino granata, in seconda posizione a due giornate dal termine. Con la vittoria di ieri grazie al calcio di rigore messo a segno all'ultimo istante dall'ex Tutino, gli uomini di Castori si sono portati a +2 dal Monza e dal Lecce. A meno di clamorosi scivoloni con un Empoli già promosso e un Pescara quasi retrocesso, per gli amici di Salerno sarà tempo di festeggiare.

Di questa cavalcata il Bari è certamente spettatore interessato. Non solo per via del gemellaggio che lega le due tifoserie, ma soprattutto per capire quella che sarà l'evoluzione della tanto agognata questione multiproprietà. La Salernitana, va ricordato, è di proprietà per il 50% di Claudio Lotito, già patron della Lazio. Le leggi Noif vietano la contemporanea presenza in un campionato italiano di due club facenti a capo la stessa società. Cosa accadrà, dunque, al club granata in caso di promozione?

Citando il famoso articolo 16 bis delle Noif, Lotito dovrà sicuramente vendere la sua parte di quote. Il club, poi, avrebbe 30 giorni di tempo per trovare un nuovo acquirente in modo da permettere l'iscrizione del club nel campionato. Sarebbe francamente sorprendente immaginare un uomo come Lotito impreparato alla promozione del suo club. Quale potrebbe essere la soluzione che accontenti tutti?

Il club è per l'altro 50% di quote di proprietà di Marco Mezzaroma, cognato dello stesso Lotito. Facile, dunque, pensare ad un Lotito che metta in vendita la sua fetta di quote in favore di un terzo imprenditore al momento sconosciuto. Mezzaroma, seppur lodevole per passione e impegno, difficilmente potrebbe sobbarcarsi da solo un campionato di Serie A. Le stesse Noif, va precisato, vietano la contemporanea presenza di proprietari legati fino al quarto grado di parentela. Da Salerno, però, sono fiduciosi sul superamento, almeno per il momento, di questo scoglio.

Sezione: News / Data: Gio 06 maggio 2021 alle 13:30 / Fonte: TuttoBari
Autore: Lorenzo Portanova
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