Natale in C dopo 10 anni, servono 4 innesti top per riportare Salerno dove merita

Il primo Natale in serie C dopo 10 anni la Salernitana lo trascorre a tre punti dal primo posto in classifica. Inutile aspettarsi doni particolari sotto l’albero, in questa categoria nessuno regala nulla. I 38 punti conquistati in 19 giornate sono frutto di un grande lavoro. Perché, al di là di scivoloni e sbandate, dal ritiro estivo di Cascia fino a ora il gruppo guidato da Giuseppe Raffaele ha lavorato con impegno e intensità cercando di superare le varie difficoltà incontrate sul cammino.            

Come scrive Liratv, il bottino poteva essere ancora più consistente se non ci fossero state alcune battute avuto di troppo e cali di prestazioni che hanno sorpreso in negativo. Pensiamo, giusto per fare alcuni esempi, alla sconfitta interna contro il Cerignola, alla debacle di Benevento e allo stop di Catania. Ma, ad onor del vero, in alcune partite probabilmente i granata hanno raccolto più di quello che avrebbero meritato. Alla fine, quindi, il bilancio tutto sommato è corrispondente al rendimento di questa prima metà di campionato, conclusa con la media esatta di due punti a partita.             

Lecito attendersi un’accelerata nella seconda parte di stagione quando la Salernitana dovrà puntare con decisione a vincere il campionato per arrivare direttamente in serie B. Non sarà facile perché ci sono avversari attrezzati per il salto di categoria come Catania e Benevento ma non solo. I numeri finora premiano ma non del tutto il cammino della Salernitana che, tra le prime cinque in classifica del girone C di serie C, ha il peggiore attacco e la peggiore difesa.

Bisogna però sempre ricordare da dove è partita questa squadra, totalmente ricostruita in estate, con tutte le difficoltà che ben conosciamo, legate a un mercato condizionato fino all’ultimo giorno dalle cessioni di giocatori con ingaggi pesanti reduci dalle precedenti stagioni. Il passato ormai è andato e le responsabilità societarie dei fallimenti delle ultime due stagioni non devono ricadere sulla squadra attuale che va sostenuta ma che deve, al tempo stesso, dare qualcosa in più da gennaio in avanti.