Il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso della Salernitana contro Lega B, Federcalcio e Coni, in merito al rinvio dei playout di Serie B. La sentenza, entrata nel merito, dice che il club non ha rispettato la cosiddetta 'pregiudiziale sportiva', cioé non ha esaurito tutti i gradi di giustizia sportiva prima di rivolgersi al Tribunale amministrativo. Il rinvio della Lega B delle gare di playout, inizialmente previsto tra Frosinone e Salernitana, doveva secondo il Tar essere impugnato innanzi ai competenti giudici sportivi endofederali e, poi, esofederali e solo dopo al Tar.

Il provvedimento non poteva essere impugnato direttamente innanzi al Collegio di Garanzia, dovendo essere impugnato prima innanzi al Tribunale Federale Nazionale della Figc. Cala dunque il sipario anche sull’ultimo ricorso della Salernitana di Iervolino, retrocessa in Serie C al termine del playout con la Sampdoria. Ormai da tempo la piazza campana ha accettato a malincuore il verdetto che porta la squadra dalla prima alla terza serie nell’arco di due stagioni, adesso c’è da pensare solo a fare la C al meglio per cercare di riportare il Cavalluccio campano in alto, dove merita di stare.

Tuttavia, quest’ultima sentenza suona come una condanna della strategia seguita dalla società a giugno. Quasi ogni giorno la Salernitana faceva partire un ricorso e intanto la squadra perdeva il focus sul campo. Il caso Brescia poi, dava una mano alla Salernitana, che nel nuovo playout con la Samp partiva davanti ai liguri, poteva contare su 2 risultati su 3, vantaggio non sfruttato forse perché lo scorso mese a Salerno, in attesa di giocare i playout, s’è parlato di tutto tranne che della doppia sfida per restare in B. Ma ormai, è storia.

Sezione: News / Data: Mer 16 luglio 2025 alle 09:30 / Fonte: tuttosport
Autore: Lorenzo Portanova
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