“Si chiama Massimo Coda, e segna sempre lui”. L’attaccante originario di Cava de’ Tirreni ha appena segnato il gol del 2-0 contro l’Avellino, in quella che sarà la sua ultima partita all’Arechi con la maglia della Salernitana. Dopo due annate condite da 33 gol, la punta più prolifica della gestione Lotito-Mezzaroma è promesso sposo del Benevento, con il quale andrà a giocare in serie A, e viene salutato dagli ultras della Curva Sud con il coro riservato ai grandi bomber. È senza dubbio l’attaccante campano a guidare la lista di ex che si affronteranno nel derby di lunedì tra Salernitana e Benevento. Sette mesi fa si è trattata per lui della prima volta da avversario allo stadio Arechi (dove fu accolto da tanti applausi e qualche fischio) dopo essersi spostato 78 chilometri più a Nord della città di San Matteo. Come anche nel 4-0 dell’andata, “l’Ispanico”, come è stato ribattezzato nel Sannio, non è riuscito a farsi rimpiangere con il classico gol dell’ex, che proverà a realizzare al ritorno in campo dopo la sosta, se non altro per aiutare la sua squadra a correre spedita verso il ritorno in serie A. Di sicuro Coda è stato per rendimento e legame con la piazza uno dei calciatori più importanti della nuova era granata, anche dal punto di vista societario visto che la sua cessione al Benevento di patron Vigorito neo promosso in serie A, nell’estate del 2017, ha portato nelle casse granata una cifra superiore ai due milioni e mezzo di euro.

Altri ex guarderanno con occhi interessati il match dalla panchina o dall’infermeria, come Alessandro Tuia, la “bandiera granata” (per status federale) che ha smesso di sventolare dopo sei stagioni, due promozioni conquistate e ben 143 presenze all’attivo. Il centrale scuola Lazio, pupillo del patron Claudio Lotito, è uno dei più presenti nella gestione quasi decennale del duo capitolino. Per lui, dopo il passaggio alle streghe, appena sei gettoni in campionato, e una presenza contro l’Inter di Icardi e Spalletti in Coppa Italia. Tuia vedrà con ogni probabilità il match da comprimario, così come Gori, beneventano d’adozione ma decisivo nella promozione della Salernitana in serie B, proprio ai danni dei giallorossi nel 2014-2015, prima di tornare alla casa madre per ripetere l’impresa e assumere i gradi della chioccia nei confronti dei primi due portieri Montipò e Manfredini. Spera almeno di subentrare a gara in corso Riccardo Improta, ex non troppo amato dopo alcune dichiarazioni poco simpatiche nei confronti della sua vecchia squadra, nella quale ha militato per un anno nella gestione passata dalle mani di Giuseppe Sannino ad Alberto Bollini senza particolari sussulti e un po’ d’umana frustrazione per essere stato impiegato da tornante puro e troppo lontano dalla porta. Sponda granata, non ci saranno sicuramente né Cristiano Lombardi né Jean Cleaude Billong, entrambi hanno assaporato senza grandi fortune la massima serie proprio con la casacca giallorossa indosso, e saranno out per la sfida da ex di lunedì a causa dei rispettivi problemi fisici che costringono il centrale francese e l’esterno scuola Lazio all’infermeria. Chi spera di esserci, soprattutto per svoltare la propria stagione, è Walter Lopez, che in un anno e mezzo nel Sannio ha contribuito alla cavalcata dalla C alla A, e ha esordito lo scorso anno con la maglia della Salernitana proprio nel derby dell’Arechi contro il Benevento, deciso da un clamoroso autogol di Micai. Ovvio dire che Ventura, per talento e potenzialità, spera di recuperare Kiyine, ma il terzino uruguaiano, che fin qui ha avuto a disposizione solo pochi spiccioli contro il Catanzaro in Coppa Italia, sogna una chance per dimostrare di essere anch’egli utile alla causa granata.

Sezione: News / Data: Sab 14 settembre 2019 alle 18:30
Autore: TS Redazione
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