Era chiaro a tutti che la vicenda Brescia non potesse finire in quel modo, con gli organi di giustizia sportiva che decisero di accorciare totalmente i tempi senza tener conto dei vari ricorsi della società all'epoca presieduta da Massimo Cellino. Il fatto che sia stata riconosciuta la buona fede della società biancazzurra aumenta il rammarico dei tifosi della Salernitana che, già all'epoca dei fatti, ritennero anomalo tutto quello che stava succedendo.

Il Brescia e il Trapani, per una situazione praticamente identica, ricevettero ben 8 punti di penalizzazione, con le Rondinelle retrocesse in C dopo la salvezza ottenuta sul campo, Frosinone fuori dai playout e una Sampdoria salvata in extremis. Una mazzata non indifferente per la Salernitana che, a maggio, avrebbe giocato con un entusiasmo a mille, contro un avversario in emergenza e con 30mila spettatori sugli spalti. Se a tutto questo aggiungiamo il no al rinvio del match di ritorno al netto delle indicazioni dei medici per l'intossicazione alimentare post trasferta a Marassi e l'arbitraggio di Doveri, ecco che a mente fredda possiamo dare ancora più ragione a chi decise di non assistere a due gare che mai si sarebbero dovute giocare.

Negli anni scorsi, per situazioni simili, l'Entella partì dalla C e fu riammessa in B, recuperando settimanalmente le varie partite. Ora siamo quasi a gennaio e ipotizzare un ripescaggio della Salernitana sarebbe utopistico. Tuttavia i legali sono a lavoro per capire se ci siano i presupposti per chiedere un risarcimento danni alla FIGC e a chi non ha preso in considerazione nessuno dei ricorsi presentati. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 23 dicembre 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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