Quando li vedono salire via Duomo dai Mercanti, tutti compatti e vestiti uguali in maglietta e tuta nere di rappresentanza, si leva qualche bisbiglio dai lati della strada. Qualcuno si affaccia dai negozi: "Ma è la Salernitana?" ci si domanda. Basta poco e c'è chi riconosce il mister, i volti dei calciatori più noti e l'atmosfera si scioglie. Lungo il percorso verso la Cattedrale per la Messa dello sportivo, qualche papà rompe gli indugi e si fa avanti per una foto con il figlio piccolo e un gruppetto di calciatori. Poi, una volta al Duomo per la messa dedicata agli atleti, bimbi, ragazzi (e ragazzine) ma anche signori hanno abbracciato con calore Di Tacchio e compagni che si sono concessi con grande disponibilità a selfie e strette di mano. È la prima volta che la squadra, compatta, arriva nel cuore della città e la risposta dei salernitani - più o meno sportivi - è stata di grande entusiasmo. "Mister anche se avete perso siete forti", esclama un signore nell'atrio avvicinandosi al tecnico Gian Piero Ventura. Piazzati all'inizio dei banchi della Cattedrale, fanno in modo che i giocatori si passino un foglio abbastanza grande da contenere le firme di tutti «più l'allenatore», precisano mostrando con fierezza il pezzo di carta pieno di scarabocchi, almeno all'apparenza. «Ma tu guarda quanto sono alti», commenta una signora anziana all'amica indicando Milan Duric e Marco Migliorini. I granata, circondati da giovanissimi atleti di varie discipline, seguono la celebrazione con partecipazione.

Al capitano Francesco Di Tacchio il compito di leggere una parte della preghiera dei fedeli mentre al portiere Alessandro Micai e Pierluigi Pinto hanno portato all'altare un pallone e la maglietta della Salernitana.  La messa è stata celebrata da monsignor Franco Alfano, arcivescovo della Diocesi di Sorrento e Castellammare. Per la Salernitana, l'appuntamento è diventato tradizionale anche se - a differenza del passato - mancava Marco Mezzaroma e, nonostante i tentativi di don Michele, non è stato possibile che partecipasse anche Claudio Lotito. In rappresentanza della società c'era, invece il dirigente Salvatore Avallone. "Ci avviciniamo alla festa di San Matteo e partecipiamo con l'entusiasmo di essere la squadra della città. La preghiera, al di là delle sconfitte - aggiunge il team manager - è che i ragazzi possano essere sempre in salute, che possano fare un buon campionato e dare soddisfazione ai tifosi. Ogni giocatore ha le proprie tradizioni e la propria cultura, noi facciamo capire loro che festeggiare San Matteo è un momento importante per la città, quindi per i nostro sostenitori". In rappresentanza del sindaco c'era l'assessore allo sport, Angelo Caramanno. Con lui anche l'assessore alle Politiche giovanili, Mariarita Giordano, e le consigliere comunali Veronica Mondany e Paola De Roberto. In vece del presidente della Provincia, invece, c'era la consigliera Paki Memoli.

Sezione: News / Data: Gio 19 settembre 2019 alle 20:30 / Fonte: La Città
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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