In tempi di emergenza, sarebbe opportuno che le istituzioni dessero l'esempio. Mentre il Governatore Vincenzo De Luca, con senso di responsabilità, sta cercando di risollevare la Campania anche a costo di imbattersi in decisioni impopolari, a poche decine di chilometri da Salerno è andato in scena un teatrino poco edificante e che potrebbe sfociare in clamorose prese di posizione. Il Sindaco di Avellino Gianluca Festa si è travestito da ultras intonando insieme a tantissime persone il coro "Noi non siamo salernitani", in un contesto contraddistinto da assembramento, scarso uso di mascherine, zero distanziamento sociale e molti giovanissimi muniti di bottiglie di birra. E pensare che ad Ariano Irpino la situazione resta complicatissima. Evidentemente non tutti hanno ben compreso quanto questi giorni siano decisivi per debellare questo maledetto virus, evidentemente piangere tante vittime non basta per far comprendere almeno ai Sindaci che le regole ci sono e vanno rispettate. Il popolo granata si è diviso. Da un lato chi ironizza scrivendo su facebook che "non sono salernitani....e meno male! Ditelo ad alta voce che siamo due cose distinte e separate", dall'altro chi chiede immediatamente le dimissioni del primo cittadino. Attese novità già in giornata, possibile una lettera di scuse che non basterà, presumibilmente, per placare la delusione del popolo campano che si è profondamente indignato a prescindere dalla fede calcistica. 

Sezione: News / Data: Dom 31 maggio 2020 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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