Dopo due scontri diretti consecutivi, archiviati con alterne fortune, la Salernitana affronta in casa l'Inter per una partita apparentemente impossibile. Il proverbiale Davide contro Golia. La corazzata di Simone Inzaghi (che nel 2016 fu virtualmente allenatore granata per due settimane prima del clamoroso dietrofront di Lotito) ha un organico spaventosamente forte, completo in ogni reparto, a nostro avviso in grado di stracciare il campionato e di arrivare fino in fondo a tutte le competizioni. Trovare punti deboli alla corazzata nerazzurra è praticamente impossibile, in ogni zona del campo ci sono almeno due calciatori di caratura internazionale che possono fare la differenza e mettere in crisi tutte e 19 le squadre della massima serie. E vale fino a un certo punto il discorso della gestione delle risorse in ottica Champions. Se riposa Lautaro, tanto per intenderci, gioca Sanchez , se Barella ha bisogno di rifiatare è pronto Asllani, senza dimenticare che in panchina c'è gente come Pavard, Cuadrado e De Vrij  che sarebbe titolare dappertutto. Sulla carta, dunque, si gioca per onor di firma. Perchè questa Salernitana, orfana di Lassana Coulibaly e Candreva e con Dia al 30% fisicamente e lontano da Salerno mentalmente, non è minimamente paragonabile alla squadra che, nello scorso girone di ritorno, meritò l'etichetta di ammazzagrandi.

Certo, il pallone è rotondo e tutto può succedere, soprattutto in uno stadio che sarà invaso da tifosi nerazzurri ma che, quando spinge, talvolta colma il gap e fa la differenza. Ma pensare che la Salernitana, sofferente col modesto Frosinone e addirittura presa a pallonate dall'Empoli, possa far risultato appare utopistico. Quanto alle probabili formazioni, Inzaghi dovrebbe limitare al massimo il turnover e proverà a chiuderla nel primo tempo per gestire le risorse nella ripresa. Davanti a Sommers agiranno Bastoni, Acerbi e Pavard, favorito su un Darmian comunque sempre molto affidabile. Sulle corsie esterne ci saranno Di Marco e Dumfries, ma occhio alla candidatura dell'ex Monza Carlos Augusto che ha avuto un impatto ottimo con la nuova realtà. E' in mediana che i nerazzurri fanno paura. Barella è intoccabile, al suo fianco agiranno Calhanoglu e Mkhitaryan, con Lautaro Martinez e Thuram davanti.

Gli ultimi precedenti sono in chiaroscuro. Nel 1998-99 la Salernitana di Oddo vinse per 2-0 grazie ai gol di Di Michele e Giampaolo rilanciandosi per la salvezza dopo gli errori dell'era Rossi, nel 2021 fu 0-5 al termine di una giornata che vide i trustee quasi spegnere le speranze di una cessione societaria. La contestazione del pubblico fu scenario triste per un match senza storia che vide i ragazzi di Inzaghi infierire su un avversario mentalmente a terra. Nell'ultima sfida, invece, fu 1-1. Gosens aprì le danze, Ochoa parò l'impossibile e Candreva fece impazzire l'Arechi al 90' regalando una Pasqua da sogno ai tifosi granata.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 29 settembre 2023 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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