C'è da fare una riflessione sulla Salernitana, incentrata sulla società e non sui vari direttori sportivi che si sono avvicendati in questi anni così complessi. Il passaggio dalla A alla C sembra abbia insegnato poco alla proprietà targata Iervolino, visto che al 9 agosto vale ancora il criterio del "cedere prima di acquistare" al netto delle dichiarazioni ufficiali che sortiscono un solo effetto: allontanare i tifosi dallo stadio. Domenica ci sarà la prima uscita stagionale all'Arechi, solitamente contraddistinta da un bagno di folla incredibile a prescindere dalla categoria. Stavolta, invece, si faticherà ad arrivare a 1500-2000 spettatori e questo è un segnale che Iervolino, Milan e Pagano non possono sottovalutare.

Non parlare alla stampa locale e alla gente, non spiegare come si possa passare dal sogno Cavani alle difficoltà nell'acquisire il cartellino di Tascone (si tratta di 60-70mila euro!) e non rendere conto del biennio peggiore della storia dell'ippocampo sta comportando uno strappo insanabile e ci vorrebbe maggior rispetto per un pubblico che ha assorbito il doppio salto all'indietro senza una contestazione, senza cori di protesta e con una media di 20mila spettatori in casa e 2000 in campo esterno. Possibile che il popolo granata debba ritrovarsi a una settimana dal primo match ufficiale con sei separati in casa e senza almeno 4-5 calciatori che rendano competitiva una rosa, ad oggi, sulla carta da quinto posto? Iervolino deve dare un segnale. Un anno fa voleva cedere la società, oggi rimane ma delega tutto ai suoi collaboratori senza far capire come mai non siano state mantenute promesse roboanti che parlavano di lotta per l'Europa, campioni in maglia granata, super settore giovanile, investimenti in infrastrutture e un rapporto osmotico con la città e la stampa locale. Cosa è cambiato dopo i primi due, straordinari campionati? 

Questo il punto sulla Salernitana del direttore di TuttoSalernitana Luca Esposito, pubblicato su 'tuttoc.com.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 09 agosto 2025 alle 09:00
Autore: Lorenzo Portanova
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