Un mese fa nessuno (o pochi) avrebbero scommesso che l'ultima giornata del campionato di serie A poteva interessare la Salernitana per toccare con mano la salvezza. La speranza c'era ma la sconfitta interna contro il Torino aveva, in un certo qual modo, tarpato le ali ad una squadra che stava venendo fuori, che stava riemergendo da un torpore che, purtroppo, per gran parte del campionato non le aveva permesso di dare tutto quello che voleva per svariati motivi. I tifosi, quelli che non hanno mai abbandonato le piccole e residue speranze, ci hanno sempre creduto. Diceva Salvatore Orilia, tifoso storico, presidente del Salerno club 2010 che il campionato la Salernitana lo aveva già vinto il 31 dicembre dello scorso anno: "Si perchè l'arrivo di Danilo Iervolino, un presidente che ha ridato fiducia e coraggio ad un ambiente che sembrava sul punto di crollare è stato davvero eccezionale. E noi tifosi lo ringraziamo già, eravamo sul ciglio del baratro ma questo presidente ha ridato coraggio a tutti. E dunque perchè non credere che questa bella rincorsa possa approdare in acque tranquille? La squadra ha risposto come tutti ci attendevamo e rivedere il nostro stadio con tanta gente è qualcosa che ci gratifica. Dunque ci dobbiamo credere aspettando di scrivere questa nuova pagina della nostra storia che sarebbe la più bella".
Parole quasi profetiche di un tifoso doc ma, va detto, che questo ritrovato entusiasmo, coinciso con le belle performances della squadra di Nicola, fa il paio con l'affetto che l'intera città ma anche la nostra grande provincia ha ritrovato. E domenica ci si gioca quel pezzo di storia che sarà scritto a caratteri cubitali negli oltre cento anni di vita della Salernitana. 
L'Udinese è un avversario difficile da affrontare ma con il muro degli oltre trentamila che saranno nel principe degli stadi e che hanno risposto "presente" a questo appuntamento si potrebbe davvero volare alto. E per scaramanzia non vogliano aggiungere altro...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 21 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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