Affrontare il Frosinone senza calciatori fondamentali come Di Tacchio, Djuric, Mantovani e Lombardi ha inciso sicuramente molto e resterà per sempre il rammarico per ciò che poteva essere e non è stato. I ciociari giocano un brutto calcio, si basano sulle individualità, l'hanno sbloccata sull'unico tiro in porta dopo aver rischiato la capitolazione e alla fine festeggiano l'ennesimo 1-0 che li proietta al secondo posto alla faccia di chi  contestava le striminzite vittorie granata contro Livorno e Trapani. Indubbiamente il sogno secondo posto rischia di restare tale, anche perchè l'emergenza infortuni è continua, gli arbitri  ci hanno messo del loro e anche il Crotone sta ingranando le marce giuste. La Salernitana, però, non era partita con l'obiettivo di stracciare il campionato e parlare di scontro diretto allo Stirpe è comunque una- magra- consolazione. L'assenza di Djuric, purtroppo, ha messo a nudo le carenze del reparto offensivo che, come rimarcato sempre, a gennaio forse necessitava di un intervento diverso. Jallow è stato ancora una volta bocciato ed è concreto il rischio di averlo sopravvalutato, di Giannetti si sono perse le tracce, Gondo si impegna tanto ma sotto porta è fumoso. Immaginiamo questa squadra con un centravanti al fianco del bosniaco e con un Lombardi in più nel motore.

I se e i ma non fanno la storia, è chiaro, ma il rammarico resta. Perchè la Salernitana ha dominato in casa della capolista Benevento e meritava di vincere con ampio scarto, ha tenuto egregiamente il campo a Frosinone, ha dato 4 gol al Pordenone, 3 al Crotone, fermato l'Empoli in casa sua e dimostrato di essere in grado di giocarsela con tutti. Ora testa al Venezia, e il discorso fatto dai leader all'interno dello spogliatoio conferma che la Salernitana c'è e ha voglia di crederci. Sarà un Arechi da minimo stagionale, con appena 4000 persone. Pochi ma buoni, come si suol dire. Perchè sottovalutare l'importanza della gara di martedì e l'impegno di questi ragazzi conferma che "non meritiamo di più". 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 29 febbraio 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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