Si deve solo vincere per sperare ancora. Non ci sono alternative per questa Salernitana che a Cagliari si gioca davvero una fetta di salvezza. Inutile aggirare l'ostacolo. Il detto 'o bere o affogare' a dieci giornate dalla fine della stagione potrebbe anche essere attuale visto che a nove punti dalla zona salvezza non è che si possano fare calcoli. Si deve solo vincere sia a Cagliari che in casa sabato 16 marzo contro il Lecce per cercare di accorciare lo svantaggio anche perchè le altre pericolanti, che avranno anche loro alcuni scontri diretti, cercheranno di fare lo stesso.

Aver messo Boulaye Dia fuori squadra per il gran rifiuto di Udine a scendere in campo negli ultimi minuti contro i friulani sarà uno svantaggio? Un interrogativo che pochi si pongono perchè Dia finora non aveva inciso tantissimo sul brutto campionato della Salernitana. Colpa anche sua è vero ma quando non si vuole stare più in una squadra e lo si manifesta apertamente con prestazioni opache allora bisogna subito trovare la quadra del cerchio con altre soluzioni.

E Fabio Liverani spera di averle trovate già da oggi con Weissman e Tchaouna che partiranno titolari in un attacco che dovrà dare fastidio dall'inizio alla squadra di Ranieri. E solo, lo ribadiamo, con un successo in terra isolana (con un seguito di ben 200 tifosi salernitani) potrà rinascere quella voglia di cercare, poi, la salvezza nelle ultime dieci gare stagionali con un filotto di risultati che saranno, si spera, anche propedeutici per non perdere questa categoria. Malgrado i tanti punti di distacco (ben nove) e le giornate che, purtroppo, si accorciano notevolmente.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 09 marzo 2024 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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